Il consigliere del Pd chiede la convocazione di un’assise aperta dedicata allo stato di avanzamento dei progetti e delle opere finanziabili. «Il presidente venga a riferirne i motivi come intende recuperare il gap che si è prodotto»
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Perchè questo incredibile ritardo nell’attuazione del Pnrr che fa della Calabria l’ultima regione d’Italia? Come recuperare il tempo perduto soprattutto nel settore, cruciale, della sanità? Il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, chiede un consiglio regionale aperto dedicato allo stato di avanzamento dei progetti e delle opere finanziabili attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Più volte, nei mesi scorsi abbiamo denunciato questa situazione, auspicando un cambio di passo e un’accelerazione che purtroppo, a un anno e mezzo circa dalla scadenza del Pnrr non abbiamo ancora visto – scrive il dem in una nota –. Inutile dire che, stando così le cose, il Pnrr rischia di certificare l’ennesima occasione mancata per la Calabria, con la conseguente perdita di finanziamenti già potenzialmente stanziati, soprattutto in quegli ambiti, come la sanità, dove maggiormente si sente il bisogno di investimenti e innovazione. I dati del rapporto, evidenziano, infatti, un enorme ritardo nella progettualità esecutiva a titolarità della Regione Calabria, con un poco edificante 23% di attuazione al dicembre 2024. Questi dati fanno riferimento anche alla “Missione Sanità”, con “cantieri”, come ad esempio la realizzazione di ospedali e case di comunità, in cui la nostra regione fa registrare ritardi e criticità, anche nel confronto comparato con le altre regioni d’Italia, basti pensare che la media delle regioni meridionali per quanto riguarda i progetti in fase esecutiva è pari al 50%. Credo necessario – conclude – conoscere quali azioni la governance regionale intende attuare per recuperare l’evidente gap, analizzando anche l’attività delle risorse umane e professionali fino ad oggi messe in campo».