Il primo cittadino non si è presentato alla Conferenza della Città metropolitana. Amministratori su tutte le furie, hanno abbandonato l'aula
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Lo hanno atteso dalle 11.30, orario della convocazione della Conferenza dei sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria, fino alle 13, orario in cui gli ammininistratori, non vedendo arrivare Giuseppe Falcomatà che aveva voluto la riunione hanno abbandonato l'aula annunciando note di protesta.
Lui, il sindaco reggino, era impegnato - nelle vesti di primo cittadino del capoluogo - nell'evento organizzato dal parlamentare forzista Francesco Cannizzaro, che sulla banchina del porto ha radunato le istituzioni per brindare alla pioggia di finanziamenti ottenuti per lo scalo. Esito della mattinata convulsa? È saltata la riunione urgente, convocata da lunedì scorso per spiegare agli amministratori dei 97 comuni dell'Ato gli effetti economici e d'immagine della decisione di inviare in Puglia i rifiuti che non si possono smaltire nel sistema privinciale, andato in tilt visti i ritardi nell'adeguamento dei siti di Sambatello e Melicuccà.
Un incidente diplomatico che impatta l'ennesima crisi molto dura, visto che sulle strade cominciano a vedersi cumuli di rifiuti indifferenziati, con i comuni che denunciano pure penalizzazioni nel conferimento nell'unico impianto attivo, ovvero quello di Gioia Tauro.
Sul piede di guerra i sindaci della Piana sopratutto, con il presidente dell'assemblea Francesco Cosentino che ha anticipato i contenuti di un comunicato di fuoco che i primi cittadini dirameranno nel pomeriggio. «Nessuna cortesia ci è stata riservata - ha commentato - abbiamo aspettato inutilmente e potevamo essere avvisati prima».
In effetti, l'area antistante il palazzo della Metro City stamattina era un pullulare di amministratori in attesa di entrare, arrivati da ogno angolo della provincia per trattare un tema inpellente che, evidentemente, avrà bisogno di altri momenti per essere affrontato.