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"La residua ala "verdiniana", ancora presente in Forza Italia, insiste con la richiesta di espulsione nei confronti del sottoscritto. Li capisco". Lo ha dichiarato il consigliere regionale Mimmo Tallini che continua : "al "loro" presidente Oliverio non parrebbe vero liberarsi di un esponente della "vera opposizione" in consiglio regionale. Offrire la mia testa costituirebbe un nuovo titolo di merito, dopo la mia esclusione dal gruppo regionale di Forza Italia per iniziativa degli stessi e senza alcuna motivazione, con il rinvio per malattia del primo consiglio regionale e il sabotaggio del referendum sullo Statuto. Purtroppo, mi dispiace, ma dovrò dare una grande delusione sia alla residua ala "verdiniana" che al governatore Oliverio. Per quanto mi riguarda, cosi come sta avvenendo a livello nazionale, anche in Calabria con tantissimi amici e militanti di Fi farò un'opposizione dura e intransigente al Pd e al centrosinistra e non ci sarà spazio per chi si attarda a riflettere sul tipo di opposizione più opportuna da esercitare all'inadeguato governatore Oliverio. L'unica cosa che mi sento di condividere è di essere un "battitore libero" e di essermi sempre distinto dall'opposizione (ammesso che si possa definire tale) dei tre consiglieri che ancora, impropriamente e indegnamente, utilizzano il simbolo di Forza Italia per mascherare meglio il loro soccorso a un governatore sempre più in difficoltà. Sono nel Pdl sin dalla fondazione e in Forza Italia da due legislature. Sono stato il primo e unico assessore regionale ad aderire alla nuova Forza Italia del presidente Berlusconi quando molti, compresi alcuni attuali esponenti della corrente "verdiniana", non riuscivano a resistere alle sirene di Scopelliti e Alfano. Credo di avere avuto un ruolo non secondario nei successi elettorali del centrodestra in Calabria e in provincia di Catanzaro, compresa la conquista al primo turno, per nulla scontata, del Comune capoluogo".
"Infine – continua Tallini –, ricordo ai "verdiniani" di essere stato l'eletto più votato di tutto il centrodestra in Calabria, particolare di non poco conto. Ritengo che tutto ciò sia più che sufficiente per essere considerato, dai vertici del partito di Fi, politicamente coerente e affidabile. Per queste qualità, riconosciutemi dalla dirigenza regionale e nazionale, sono stato nominato coordinatore della provincia di Catanzaro. Trovo, infine, fuori luogo e ridicoli i rilievi mossi al senatore Caridi il quale, secondo la logica dei "verdiniani", non avrebbe nemmeno diritto di parola. Altrettanto meschini e fuori luogo, trovo gli ennesimi attacchi alla coordinatrice regionale Jole Santelli, a cui va riconosciuto il merito di aver gestito in modo dignitoso la "sconfitta annunciata" alle regionali e di aver avviato la fase della rimonta, in parte già avvenuta, con le vittorie di Lamezia Terme, Vibo Valentia e Gioia Tauro e che si consoliderà con la riconferma di Mario Occhiuto alla guida del Comune di Cosenza".