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Mercoledì 12 luglio potrebbe essere il giorno buono per il varo della nuova giunta di Rende. Il sindaco Manna, alle prese negli ultimi giorni con le grane derivanti dalla mancata bonifica della ex Legnochimica, ha già in testa i nomi del nuovo esecutivo.
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La scommessa è tenere fuori i partiti politici
«Voglio provare a mettere in piedi una giunta istituzionale – dice il primo cittadino del comune del Campagnano - una giunta del sindaco, in grado di mettere in moto le attività di concreta realizzazione dell’insieme dei progetti per i quali abbiamo ottenuto consistenti risorse finanziarie. Serve un esecutivo coeso, che vada spedito e distante dalla politica intesa come spartizione del potere e gestione dei partiti. E’ una scommessa nella quale credo, ci metto la faccia e sono fiducioso di poter arrivare in fondo a questo percorso, con benefici per tutta la città di Rende».
La precisazione di Antonio Vilardi
Da valutare la posizione di Alternativa Popolare, i cui assessori indicati nel secondo rimpasto, Giuseppe Savino ed Antonio Vilardi, da tempo non frequentano il palazzo del comune. Vilardi, titolare della delega alle attività produttive, ha addirittura preso le distanze da un’ordinanza varata dal sindaco per regolamentare gli orari di apertura dei locali notturni. «Tengo a precisare – ha scritto in una nota - che non so nulla di questa ordinanza, in quanto, non appena il sindaco ha reso pubblico l’azzeramento della giunta, ho preso atto della sua decisione e non mi sono recato più in comune e quindi sono estraneo alle scelte che stanno alla base della formulazione di tale ordinanza».
Salvatore Bruno