“La vicenda politica amministrativa di Rende si va confondendo a causa di un comportamento del sindaco contraddittorio. Solo tre mesi fa il sindaco ha richiesto e voluto, con un documento sottoscritto da tutti i partiti di maggioranza, rinnovare la delegazione della giunta, per rilanciare la cosiddetta fase 2. Dopo 90 giorni, invece, lo stesso sindaco, in imminenza di scadenze elettorali molto importanti, rompe l’equilibrio politico esistente per passare ad un’ipotetica fase 3, forse con l’intento di allargare la maggioranza attuale a consiglieri fuoriusciti, insoddisfatti e non eletti alla carica di primo cittadino”.

 

E’ quanto si legge in un nota sottoscritta dai consiglieri comunali di Alternativa Popolare. “Tutto ciò sta creando solo tanto turbamento e confusione nell’opinione pubblica. Siamo basiti – aggiungono - nel leggere che il sindaco, si lancia all’attacco immotivato verso una parte della maggioranza, Alternativa Popolare appunto, che ha sempre mantenuto un contegno politico di alto profilo, pur non essendo la stessa forza mai scesa a compromessi deteriori, indicando al contrario la strada maestra per la risoluzione dei problemi che tarda ad arrivare.

 

Ci dispiace molto che il sindaco, nella conferenza stampa da egli indetta, abbia puntato il dito contro di noi, alludendo che la responsabilità del blocco dell’azione amministrativa, in questi tre anni, sia stato causato esclusivamente da Alternativa Popolare. Noi non abbiamo rallentato nulla – aggiungono i componenti del gruppo alfaniano di Rende - anzi abbiamo cercato, in tutti i modi, di tutelare il sindaco e la maggioranza, attraverso le nostre battaglie, condotte con la massima chiarezza e nel rispetto della normativa vigente sugli atti pubblici, chiedendo confronto e condivisione sulle pratiche, dopo le deficienze dei burocrati.

 

Riteniamo che le nostre azioni siano da sprono per un sano e proficuo confronto con tutta la maggioranza, maggioranza uscita dalle urne con un programma elettorale condiviso e partecipato. Solo questo abbiamo sempre richiesto: condivisione e partecipazione nelle scelte amministrative. A questo punto – si conclude il comunicato - se il sindaco vuole proseguire sul terreno del dialogo politico amministrativo sui temi della città, allora Alternativa Popolare non si tirerà indietro, anzi sorreggerà con lealtà e responsabilità l’attività dell’amministrazione.

 

Se viceversa, il sindaco sceglie una qualsiasi scorciatoia che possa mortificare il voto dei cittadini, allora noi riteniamo che il progetto per cui è nata l’amministrazione Manna fallisce e tutte le altre soluzioni dovranno necessariamente passare al vaglio del Consiglio comunale e dovrà essere informata dettagliatamente l’opinione pubblica su un’eventuale gestione poco democratica e partecipata che si vuole intraprendere”.

 

Salvatore Bruno