I risultati in tempo reale delle elezioni nella città del Campagnano. Cittadini chiamati a scegliere tra l'uscente sindaco e l'ex primo cittadino
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Urne chiuse anche a Rende. La città del Campagnano chiamata a scegliere il sindaco nel turno di ballottaggio. La sfida è tra l'uscente Marcello Manna, che risulta in vantaggio con 5.336 voti (57%), e il già primo cittadino Sandro Principe, al momento dietro con 3.928 (43%).
Nessun apparentamento tecnico, ma Sandro Principe, in vista del voto, continua a stringere alleanze. Sergio Tursi Prato è stato l’apripista. Il professore di filosofia, ha ufficializzato il proprio supporto con una manifestazione pubblica già sabato scorso primo giugno. Poi anche Mimmo Talarico, a nome dell’intera coalizione Rende Più, ha manifestato il proprio sostegno, anche in nome dei comuni trascorsi socialisti e dell’esperienza di governo condivisa con Principe, all’alba del nuovo secolo, quando Talarico ricoprì la carica di assessore all’urbanistica proprio durante una delle sindacature dell’ex Sottosegretario. Infine, mentre Massimiliano De Rose ha lasciato ai propri compagni di ventura libertà di coscienza, bisogna registrare l’endorsement di alcuni pezzi della coalizione Open, in particolare quelli legati a Idee in Circolo, movimento promosso da Francesco Adamo, e la Terza Rende di Carlo Petrassi. Infine, anche il Movimento Noi ha manifestato l’esistenza di punti di contatto con il programma di Sandro Principe, in particolare per la collocazione del nuovo ospedale nell’area universitaria.
I possibili scenari
Proprio l’accordo con Mimmo Talarico, alla luce dell’ampia porzione di consensi ottenuta al primo turno, il 21%, si prospetta come la più significativa. Non ci sono patti sottoscritti, ma in caso di successo, proprio Talarico dovrebbe assumere un ruolo di rilievo nella guida della città o in qualità di presidente del Consiglio oppure come vicesindaco, con delega alla cultura. Il suo eventuale ingresso in giunta consentirebbe di liberare una seconda casella, la prima è già stata assegnata ad Annarita Pulicani, a beneficio della lista gentiliana Rende al Centro di cui beneficerebbe Francesco Enrico Monaco. Se poi uno tra lo stesso Monaco o la Pulicani dovesse a sua volta entrare nell’esecutivo, si aprirebbero le porte del civico consesso anche per l’uscente Mario Bartucci.
Norma poco chiara
Rimanendo nel campo dei ragionamenti, se Bartucci entrasse in Consiglio comunale entro la convocazione della prima seduta, questa circostanza potrebbe consentirgli di mantenere lo status di consigliere provinciale. In verità nel merito, la norma non è chiara perché secondo un’altra scuola di pensiero, Bartucci dovrebbe decadere dalle funzioni dell’Ente di Piazza XV Marzo, dove peraltro è anche vicepresidente, nel momento stesso della proclamazione degli eletti. In questo caso alla Provincia gli subentrerebbe Giuseppe Oliva, consigliere comunale di Castrovillari.
Cinque punti di vantaggio
Marcello Manna, sindaco uscente, sulla carta non ha stretto accordi con altre forze politiche territoriali che lo avevano avversato al primo turno. Ma parte con cinque punti percentuali di vantaggio. Che non sono pochi. Ha ottenuto 6.870 preferenze, pari al 31,46% mentre Principe si è fermato a 5.748, pari al 26,48%. Un risultato notevole, ottenuto questa volta sulla base di una coalizione apparentemente civica, ma sostenuta da pezzi importanti del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d'Italia soprattuto, ma anche da esponenti non secondari del centrosinistra, come lo stesso presidente della Regione Mario Oliverio ed alcuni esponenti di rilievo del Pd vicino alle sue posizioni.