Incontro Mario Occhiuto per un’intervista televisiva di ampio respiro sulle cose che da Sindaco gli stanno più a cuore. La vicenda che il primo cittadino bruzio vuole spiegare ai calabresi, è innanzitutto la storia della Tomba di Alarico, un progetto sul quale Mario Occhiuto punta molto ai fini della implementazione del turismo nella città di Cosenza, ma è altrettanto convinto di “portare avanti a costo zero la più grande operazione di promozione e marketing territoriale mai realizzata in Calabria, - purtroppo aggiunge- rallentata dagli ostacoli che vengono frapposti da ottusi avversari che non hanno a cuore la crescita della città”. E’ orgoglioso il Sindaco dell’arrivo in città di uno dei colossi della comunicazione dedicata al turismo. “È andata in onda pochi giorni fa –ci racconta- un'intera puntata della durata di circa cinquanta minuti interamente dedicata a Cosenza e alla ricerca della Tomba di Alarico, sul canale televisivo più importante del mondo che si occupa di viaggi: Travel Channel. La trasmissione che ha circa trenta milioni di telespettatori, tutti potenziali turisti interessati al mondo dei viaggi, contiene immagini molto belle e suggestive della nostra città e del nostro territorio. Inoltre le immagini di Cosenza vengono accostate a quelle di Roma lungo questo magnifico itinerario alla scoperta del tesoro di Re Alarico”.

 

Mario Occhiuto, mi riceve in maniera informale e distesa nel salone della Giunta e iniziamo una chiacchierata che fa il punto sul suo primo anno della seconda legislatura. Mi parla della sua idea di città, delle opere realizzate, della difficoltà a lavorare in una Regione che da anni è ferma alla fase di “programmazione dei fondi comunitari” e che non riesce mai a passare alla fase dell’attuazione. Non c’è passaggio, nelle parole del Sindaco di Cosenza, dal quale non trasudi il suo essere “Architetto”, inteso come amore per la riqualificazione degli spazi, per la trasformazione delle città da quelle che sono oggi a città ecosostenibili. Le città europee, appunto, che per anni hanno lavorato a questa trasformazione e che, oggi, si può dire pienamente attuata. In Calabria, invece, tutto il è fermo al palo. Mario Occhiuto, parla con la sicurezza di chi possiede le competenze e il realismo del politico amministratore accorto, ma con un solo cruccio: passare dal pensare, dalla programmazione, al fare le opere di cui c’è bisogno. Che poi tradotto significa passare dalle chiacchiere ai fatti. Il primo cittadino bruzio dimostra di essere a suo agio nel districarsi tra norme e linee urbanistiche regionali e nazionali. Un Sindaco per certi aspetti visionario, uno di quelli che immaginano il futuro delle città, un futuro che in Europa è iniziato da un pezzo e che nel nostro paese e nella nostra Regione stenta a partire.

 

Nella nostra chiacchierata ripercorriamo le fasi della riqualificazione di Piazza Bilotti e del successo riscosso nella gente. Chiedo poi al Sindaco anche dell’intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi, nella sua veste di delegato nazionale dell’Urbanistica per l’ANCI, nella quale sostanzialmente chiede al Parlamento il varo di una nuova legge urbanistica nazionale, “l’ultima è del 1942, varata dal Governo fascista afferma. Una legge obsoleta, pensata mentre infuriava la battaglia di Stalingrado –sottolinea-, serve una legge –prosegue Occhiuto- finalizzata alla ricostruzione e alla trasformazione della città esistente”. Sul finale della nostra chiacchierata non resisto dal fargli la domande delle domande, quella che viene sussurrata ogni giorno nei salotti della politica e nei corridoi dove maturano i retroscena politici dell’informazione. “Sindaco, vista la qualità dei progetti ai quali sta lavorando presumo che ormai sia pronto ad andare oltre l’esperienza amministrativa della sua città? Chiedo. Sorride, si schernisce, e afferma: “intanto io sono esperto di città e non ho voglia, almeno da un punta di vista personale, di infilarmi in esperienze di altro tipo” –afferma- tuttavia non elude la mia domanda e, dunque, non si sottrae alla risposta: “è chiaro però che mi piacciono le sfide, nella mia visione della politica come arte del fare, afferma, e dunque, pronto a sostenere una guerra per il cambiamento e qualunque sfida”. Insomma, con la soddisfazione del cronista, mi congedo dal primo cittadino della città di Telesio e della Tomba di Alarico, con una convinzione: Mario Occhiuto c’è!

 

Pasquale Motta

 

L’intervista integrale sarà trasmessa Lunedì 12 giugno alle 23:00 e poi in replica, Mercoledì 14 giugno alle ore 20:00 sul canale 19 DTT di LaC