VIDEO | La priorità è di dare un nuovo e solido governo anche per gestire la diffusione del contagio. Roma seguirà con attenzione gli eventi calabresi e il commissario Arcuri stringe sulle Regioni che non hanno attivato i nuovi posti di terapia intensiva
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Mentre si dividono esperti e costituzionalisti sulla data entro la quale la Calabria sarà chiamata al voto è chiaro che la tragica scomparsa della governatrice Jole Santelli apre uno scenario nuovo per la Regione.
In piena emergenza Coronavirus si dovrà gestire un passaggio alle urne che dovrà comunque avvenire nei tempi più rapidi possibili. Anche le necessarie modifiche alla legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere potrebbero essere disposte con decreto dal governo centrale così come avvenuto per la Puglia in modo da accorciare i tempi.
Da Roma ci sarà massima attenzione per gli eventi calabresi anche perché il diffondersi del Coronavirus al Sud in questa seconda ondata è uno dei principali pericoli che teme il governo e anche il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri che sta già chiedendo lumi a tutte le Regioni su quale fine abbiano fatto le 1600 postazioni di terapie intensive che avrebbero dovuto essere attivate e che ancora non lo sono state.
Partiti nel caos
Non ci sarà tempo da perdere, dunque, e i partiti politici sono in pieno caos. Travolti dalla tragicità e dalla repentinità degli eventi dovranno necessariamente mettere a punto strategie elettorali in tempi rapidissimi. E nessuno né nel centrodestra, né nel centrosinistra si immaginava di doversi rituffare in campagna elettorale. Forza Italia si trova anche senza coordinatore regionale e dovrà affrontare una discussione con gli alleati di Lega e Fdi che non si preannuncia semplice. Prevarrà il senso di responsabilità? A chi spetterà l’indicazione del futuro candidato chiamato ad una sfida molto complessa? L’idea potrebbe essere di affidarsi all’esperienza di chi già conosce bene la macchina amministrativa.
Anche nel centrosinistra la situazione è fluida. Gli accordi tra Pd e Cinquestelle sono ancora tutti da verificare e i democrat sono ancora commissariati e auspicavano di poter celebrare il congresso per avere un segretario regionale regolarmente eletto. Anche questi piani sono stati spazzati via dagli eventi.
L’agenda della politica, insomma, è stata completamente travolta e dovrà essere riprogrammata in fretta ma con lucidità. Oltre a dovere fornire la Calabria di un governo forte ci sarà da tenere conto dell’emergenza Coronavirus che, dati alla mano, non concederà lunghi tempi di riflessione.