CATANZARO - Un viaggio nel passato che guarda la futuro. Dalla Provincia alla conquista della Regione. Wanda Ferro si congeda da commissario straordinario dell’amministrazione provinciale di Catanzaro e lancia ufficialmente l’assalto a palazzo Alemanni.

 

Bilancio positivo. Ieri è andato in scena il commiato all’istituzione che ha rappresentato negli ultimi sei anni. All’invito della presidente hanno risposto il Prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro, il presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo, l'arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani e il vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora, l'assessore regionale Domenico Tallini, il consigliere regionale Gabriella Albano ma anche i vertici della Cgil provinciale.

Il bilancio di Wanda Ferro è più che positivo. Malgrado i tagli lineari, le alluvioni, i dimensionamenti scolastici e tanti problemi, per il commissario straordinario uscente la Provincia è riuscita a raggiungere in questi anni grandi risultati. Senza appello il giudizio sulla riforma che ha ridimensionato le  Province. "Non perdonerò mai - ha detto ancora la Ferro - gli effetti nefasti di questa riforma. E non lo faccio nemmeno oggi che sono candidata alla presidenza della Regione perché ritengo che non dovevano essere gli enti intermedi ad essere riformati, bensì le Regioni. Non ci sarà nessun risparmio e anzi avremo più confusione tra i cittadini. Mancherà quel trait d'union tra i Comuni e gli organi sovraordinati come Regione e Stato. E' grave, poi, avere tolto il voto all'elettore, riaprendo dei grandi campanili anche sui territori perché il voto, oggi, è collegato ai consiglieri comunali e ai sindaci, ai  pochi eletti che creeranno ovviamente distinzioni di appartenenza per un campanile che era stato messo da parte".

 

Alla ricerca dell’unità. Dal passato al presente rappresentato da una campagna elettorale che si preannuncia intensa e difficile. Primo obiettivo di Wanda Ferro ricompattare il centrodestra. “Ritengo che la coalizione riuscirà a ritrovare un’unità di intenti e credo che tutto questo potrà avvenire tra lunedì e martedì”.

 

I tre fattori. A spingerla verso la candidatura alla presidenza della Regione Calabria – rivela – sono stati tre fattori: “L’amore per questa terra, la mia esperienza e la voglia di rappresentare il mondo delle donne assieme alla volontà di dare speranza, fiducia e sogno puntando sulla meritocrazia e su quei tanti cittadini calabresi che ogni volta mi hanno chiesto di scendere in campo”. (mf)