«È da irresponsabili far svolgere le elezioni il 14 febbraio in Calabria con la conseguente campagna elettorale a gennaio. Saremo ancora in piena pandemia». A chiedere a gran voce il rinvio delle elezioni regionali in Calabria stavolta è la federazione Pd Cosenza, guidata dal commissario Marco Miccoli, uomo di fiducia del segretario Zingaretti e componente della segreteria nazionale del partito.

«Oggi il commissario Arcuri mostra tutta la sua preoccupazione per l’eventuale terza ondata che potrebbe colpire il paese tra gennaio e febbraio, e Spirlì ha annunciato per le prime settimane di gennaio la grande campagna di vaccinazioni nella regione. In pratica si andrà al voto senza la possibilità di fare campagna elettorale, senza ascoltare i calabresi, senza la loro partecipazione. Calabresi che sono preoccupati per il virus e per la crisi economica che la pandemia ha prodotto. Oltre che essere colpiti dai lutti che questo maledetto virus ha provocato nella regione».

«Questa situazione comporterà purtroppo l’aumento dell’astensionismo, già altissimo alle precedenti regionali. Sia chiaro, noi non abbiamo paura del voto, siamo preoccupati per il virus e per i calabresi, siamo preoccupati per gli anziani che resteranno a casa, per i malati e i positivi che non potranno votare. Ci chiediamo: a chi giova tutto questo? A chi, altri oltre a coloro che hanno la capacità di mettere in campo il voto organizzato e controllato? Chi ha paura dei calabresi? Votare il 14 febbraio è qualcosa che somiglia ad un imbroglio, qualcosa che vuole impedire ai calabresi di partecipare ad una così importante tornata elettorale.

Senza informazione, senza iniziative politiche, senza programmi, una conta solo per assicurarsi le poltrone. Fermate questa follia, questo vero e proprio insulto ad una regione così duramente colpita».