VIDEO | Il tavolo nazionale non si è ancora riunito e l'ufficializzazione del deputato cosentino tarda ad arrivare. Anche dentro Forza Italia non si sono ancora placate le ambizioni delle varie correnti
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La confusione regna sovrana nel centrodestra calabrese. Il rinvio delle elezioni regionali ha contribuito a rimescolare le carte e ad agitare partiti e correnti. E a questo punto le regionali sono rientrate nel calderone che comprende anche le amministrative e le scelta in città importanti come Roma, Milano, Napoli e Torino.
Nella Capitale in particolare Silvio Berlusconi vorrebbe piazzare un suo uomo, l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, e la scelta potrebbe azzerare la discussione fin qui fatta in Calabria che ha assegnato a Forza Italia la scelta del governatore.
E seppure Roberto Occhiuto, da poco diventato capogruppo alla Camera per gli azzurri in sostituzione di Mariastella Gelmini nel frattempo diventata ministro, rimane il candidato in pectore l’ufficializzazione del suo nome non è ancora arrivata. Formalmente perché il tavolo nazionale del centrodestra non si è ancora riunito, ma anche perché dentro Forza Italia non si sono ancora placate le ambizioni delle varie correnti. In pista rimangono ancora le ipotesi legate al sindaco di Vibo Maria Limardo, spinta adesso dal neo coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, quella che porta al deputato reggino Francesco Cannizzaro, mentre un passo indietro ma attenti ad ogni movimento rimangono l’assessore al Welfare Gianluca Gallo, che non dispiace a Fdi, e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che non dispiacerebbe alla Lega.
Fdi, poi, con i sondaggi alle stelle, che premiano la scelta di Giorgia Meloni di restare all’opposizione e non dare la fiducia al governo guidato da Mario Draghi, potrebbe sicuramente rivendicare la postazione e ha da sempre la candidatura pronta con Wanda Ferro che ha più volte dichiarato che non si tirerebbe indietro davanti ad una chiamata diretta e che guidare la Regione rimane un suo sogno.
Ma anche la Lega, come dimostrato dalle dichiarazioni di Matteo Salvini che ha sempre lodato l’operato di Nino Spirlì e mai confermato il nome di Roberto Occhiuto insistendo sull’importanza dei programmi, non ha rinunciato all’idea. Anzi, il presidente della giunta ff viene segnalato sempre più attivo nel lavorare all’ipotesi e anche ad un’eventuale lista del presidente che potrebbe sostenerlo nel caso in cui si dovesse davvero realizzare un’ipotesi del genere.