I responsabili nazionali degli Enti locali dei partiti di centrodestra hanno definito «positiva» la riunione avuta a Roma in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. In realtà l’incontro è stato meramente interlocutorio e ha rinviato ogni scelta alla prossima settimana quando il tavolo sarà riunito prima di cedere la mano ai leader veri e propri.

La quadra in realtà non è vicina per le città e anche la discussione su Roma e Milano è molto più aperta di quanto non si sia detto. Per la Capitale i partiti insistono su Guido Bertolaso, ad esempio, ma lui continua a prendere tempo. Ugualmente fa Gabriele Albertini a Milano. Tanto che la riunione si è conclusa con un’indicazione di massima sui due graditi a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi e meno a Fdi di Giorgia Meloni che si aspetta, eventualmente, adeguate ricompense.

Le decisioni sulla Calabria verranno prese ufficialmente nel momento in cui sarà definito lo scacchiere per le grandi città e seppure il nome di Roberto Occhiuto di Fi è quello del candidato in pectore, gli altri partiti continuano ad aspettare pronti a fare il proprio nome al momento opportuno. Così come spiega l’assessore al Turismo e vicesegretario regionale di Fdi Fausto Orsomarso.

«Gli uomini e le donne su cui camminano le idee passano mentre rimane l’idea di Calabria e penso che abbiamo dimostrato come centrodestra di averla nonostante la pandemia. Crediamo – dice ancora Orsomarso - che un caposquadra autorevole serva anche a restituire normalità a questa terra. Riuscirebbe a farlo bene Roberto Occhiuto, anche se io continuo a tifare per Wanda Ferro».

Rimane invece abbottonata la Lega di Matteo Salvini che pure però con Nino Spirlì sta gestendo da quasi un anno la fase di emergenza sanitaria e ovviamente potrebbe fare il nome del facente funzioni nel momento in cui la casella Calabria dovesse diventare oggetto di compensazione per le trattative nazionali nel loro complesso.