Inaugurato a Reggio il Comitato per Luigi de Magistris presidente in quella che è stata la sede del Movimento La Strada alle ultime elezioni comunali. Insieme al sindaco di Napoli anche l’ex capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, il consigliere comunale e portavoce di La Strada Saverio Pazzano e il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia che riveste anche il ruolo di coordinatore DemA per il Mezzogiorno.

«Siamo nella fase dell’organizzazione perché avendo la politica spostato assai lontano la data delle elezioni – ha detto Luigi de Magistris a margine dell’inaugurazione - ci stiamo organizzando perché vogliamo sentire parlare e ascoltare le donne e gli uomini di Calabria. Dobbiamo fare un programma condiviso e organizzare una squadra forte. Oggi apriamo una sede importante, front-office, che si aggiunge agli oltre 100 comitati già sparsi in tutta la Calabria. C’è un entusiasmo crescente, una grande voglia e tanta energia. Ci stiamo preparando per entrare nel vivo della campagna elettorale di questa estate».

Tra le urgenze da affrontare per il prossimo governo, la riorganizzazione di una sanità colabrodo che costringe nuovamente la Calabria alla zona rossa. «La Calabria e i calabresi le attività economiche sociali culturali e lavorative ed pagano un prezzo indegno e altissimo per l’incapacità della politica regionale, non solo di Spirlì ma anche di quelli che c’erano prima a garantire strutture più forti, una medicina territoriale più presente, presidi, unità di assistenza domiciliare, pronti soccorso che avrebbero potuto tranquillamente impedire la zona rossa in Calabria».

De Magistris ha dichiarato che potrebbero essere dieci le liste a sostegno della sua candidatura alla fine del lavoro di costruzione della coalizione. Ancora incerto se tra queste ci saranno i Cinque Stelle ai quali il sindaco di Napoli rivolge un nuovo appello. «Mi auguro che la base, la spinta emotiva del movimento i meet-up, gli attivisti vengano con noi perché non sono stati compromessi con il governo regionale e non capisco perché a livello nazionale si vogliono costantemente abbracciare con chi ha danneggiato questa terra. L’appello lo faccio ai militanti, agli elettori e ai parlamentari calabresi che devono tornare alle origini e unirsi al nostro laboratorio politico».