«È vero: ho incontrato Zingaretti, a lui ho confermato che non ho mai inteso "Oliverio o la morte"». Arriva dal diretto interessato la conferma di quanto riportato nelle scorse ore dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea: il governatore ha recentemente incontrato il segretario nazionale del Partito democratico per discutere della sua posizione alle prossime elezioni regionali.

 

«Ho dato, dunque – ha spiegato Oliverio -, la mia disponibilità a lavorare insieme per un percorso e un approdo unitario. E l'ho fatto senza chiedere nulla in cambio, non ho chiesto posti o nomine o promesse varie. Ho solo chiesto una seria correzione di linea rispetto a questi mesi prima di tutto riaprendo un rapporto ed un dialogo positivo con la coalizione del centrosinistra incredibilmente interrotto dal Commissario Regionale. Ripartire dalla coalizione di centro sinistra che ha vinto le ultime elezioni regionali per andare oltre, attraverso un proficuo confronto con movimenti e forze civiche liberando il Pd da atteggiamenti arroganti che finora hanno provocato danni ed isolamento del partito. Correggere questo grave errore commesso contro la coalizione di centrosinistra: un arco di forze importanti del centrosinistra vengono prima snobbate e poi contrastate. Questa chiusura è incredibile!».

 

Il governatore ha spiegato che «per me ho solo chiesto, al mio partito, un atto politico concreto di riconoscimento del mio onore e della mia dignità politica. Per queste ragioni ho chiesto atti ufficiali e non parole e chiacchiere. Vedo che la risposta è stata la candidatura di Pippo Callipo. Non so dove, come e quando sia stata pensata questa proposta. Provo solo a immaginare cosa sarebbe successo, intendo dire politicamente, se del sottoscritto avessero parlato alcuni pentiti di mafia! Né voglio immaginare cosa sarebbe successo se invece di trovarci di fronte a pronunziamenti e decisioni inequivocabili da parte di un giudice terzo o difronte alla sentenza della Cassazione che attesta "un chiaro pregiudizio accusatorio" nei miei confronti, se ci fosse stato un processo a mio carico per omicidio colposo con violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro!»

 

Oliverio si è detto «a dir poco stupito che Zingaretti, che non è mai venuto finora in Calabria, venga venerdì prossimo a mettere la faccia su un candidato di così forte esposizione. E poi, e a parte tutto, come si fa a dire che Callipo è il rinnovamento? Ci vuole davvero tanto coraggio: ecco perché dico che si sta continuando su una linea incredibile e suicida portata avanti senza alcuna comprensibile ragione e giustificazione. Vedo che il Commissario è giunto persino a scomodare la figura di un grande imprenditore come Olivetti. Consiglio di abbassare toni euforici. Si abbia almeno rispetto della memoria di Olivetti», ha concluso Oliverio.