LAMEZIA TERME - Si alle primarie. Non istituzionali, ma di coalizione. Il centrosinistra ha deciso come scegliere il suo candidato governatore in vista delle elezioni regionali. Alla fine è passato il piano B: consultazioni interne da effettuare non il 21 ma il 7 o il 14 settembre.

 

Primarie sì. Decisiva la posizione espressa dalla segreteria nazionale che ritiene indispensabile l’immediato ricorso alle urne. "Non bisogna perdere altro tempo, le impellenti e gravi emergenze della Calabria non ammettono di rinviare ulteriormente il ricorso alle urne. Per tale ragione è necessaria una decisa e chiara assunzione di responsabilità agli occhi dei calabresi, stanchi di assistere ad una interminabile pantomima".

 

Accordo Callipo-Oliverio. Fondamentale soprattutto il passo indietro di Mario Oliverio che era pronto a depositare le firme per partecipare alle primarie istituzionali e che, come Gianluca Callipo, ha accettato alla fine la proposta lanciata da Roma. Le primarie insomma ci saranno e saranno di coalizione. Garantisce il vice segretario Debora Serracchiani che si è personalmente impegnata con i candidati e che lunedì  presiederà una nuova assemblea del partito democratico convocata per tracciare la nuova strada da seguire. Un punto è già chiaro: nessuno dei candidati potrà utilizzare il simbolo del Pd in vista di questa consultazione. 

 

Via libera di Speranza. No problem ovviamente per Gianni Speranza che corre in quota Sel. Il segretario regionale dei vendoliani Mario Melfi ha confermato la nuova linea del suo partito che è perfettamente aderente a quella del Pd. Alle primarie di coalizione del 14 settembre parteciperà anche il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, il terzo incomodo.

 

Rebus voto. Ma perché si è arrivati a questa soluzione? Secondo quanto dichiara Magorno per non rinviare il ricorso alle urne oltre la data del 12 ottobre. "Come più volte ribadito - dice ancora il segretario regionale - le impellenti e gravi emergenze della Calabria non ammettono di rinviare ulteriormente il ricorso alle urne, oltre la data del 12 ottobre. Per tale ragione è necessaria una decisa e chiara assunzione di responsabilità agli occhi dei calabresi, stanchi di assistere ad una interminabile pantomima. Il mio fiducioso auspicio è che al suo ritorno in Calabria, il prossimo 7 novembre, Matteo Renzi troverà ad attenderlo il nuovo sindaco democratico di Reggio Calabria ed un Governatore, anch'esso del Pd, alla guida di una nuova stagione di cambiamento per la Calabria".

 

Corbelli non cede. C’è un problema: il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli ha deciso di andare avanti per la sua strada confermando l’adesione alle primarie istituzionali. Con lui restano dunque in campo l’ex sottosegretario Elio Belcastro e la giovane laureata cosentina Antonietta Perri. Se non ci saranno passi indietro, dunque, le primarie istituzionali si dovranno ugualmente celebrare e la data delle elezioni regionali slitterà obbligatoriamente ed indipendentemente dalle scelte del centrosinistra. (mf)