Il candidato alla presidenza della Regione torna in riva allo Stretto per la campagna elettorale: «Dietro la cattiva gestione dei rifiuti ci sono affari non incompetenza. Non rassegniamoci».
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Ha parlato in piazza Leopoldo Trieste a Reggio Calabria il candidato alla presidenza della Regione, oggi sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, accompagnato dal consigliere comunale de La Strada Saverio Pazzano, con lui candidato alle prossime elezioni regionali. Torna così in piazza anche la campagna elettorale con un intervento che ha avuto luogo a conclusione di una serie di riflessioni proposte da cittadine e cittadini.
«È bello tornare in piazza a guardarsi in faccia e condividere prospettive. Dal prossimo 1 giugno saremo ancora più in strada. In questi mesi, nonostante le distanze, ho avuto conferma della vivacità della Calabria. Io spero che ci si renda della delicatezza di questo frangente storico: mentre noi discutiamo di progetti, visioni, cambiamento del sistema, partecipazione giovanile, contrasto alle clientele e agli sprechi, c'è chi sta scrivendo il patto per gestire il più grande flusso di denaro pubblico che sia mai arrivato in Calabria, credo dal Dopoguerra», ha sottolineato il candidato alla presidenza della Regione Calabria, soffermandosi sulla scelta particolarmente cruciale che la cittadinanza è chiamata a compiere nel prossimo autunno.
«Le alternative sono chiare: votare per il ceto politico che è emblema di inconcludenza amministrativa, commistioni, frutto di 40 anni di trasversalità tra centrodestra e centrosinistra, di confusione tra controllori e controllati, corruzione morale, di crollo etico, che è fonte di sudditanze e causa della fuga dei giovani o oppure affidare la Calabria ai Calabresi attraverso la voce di una persona che li ha ascoltati quando hanno bussato alla porta del suo ufficio di magistrato in questa regione. Io mi indigno e mi arrabbio quando sento dire dei calabresi che sono conniventi e omertosi. Io ho conosciuto la vostra sete di giustizia e posso testimoniare che non è così», ha incalzato De Magistris che ha centrato il suo intervento sulla motivazione evidenziando che il programma si scriverà insieme.
«Io spero che si scelga di votare una persona credibile che voglia utilizzare il denaro per creare condizioni di sviluppo, per liberare le persone, per sostenere gli imprenditori e cacciare i prenditori, per dare piena occupazione. Mi chiedo, infatti, come sia possibile che in una terra così grande con tre parchi nazionali, 800 chilometri di costa, una storia millenaria e 1 milione e 600 mila abitanti di fatto, non ci sia piena occupazione. La verità è che non vogliono che ci sia. Vogliono che i giovani se ne vadano. Adesso voglio chiedere io una cosa a voi: i giovani siano il motore di questa rivoluzione. Io li voglio accanto a me a governare, a decidere, a militare, a costruire. Io sono fiero di lasciare un'esperienza amministrativa a Napoli con sei donne in giunta. Basta con la retorica dei giovani del futuro. I giovani devono essere protagonisti adesso», ha sottolineato ancora.
Poi ancora il riferimento al degrado e ai rifiuti. «Dobbiamo ricostruire un rapporto con il nostro territorio e non rassegnarci alla devastazione di ogni decoro. Faccio appello ad una insurrezione culturale. Dietro la cattiva gestione dei rifiuti ci sono affari non incompetenza, ci sono commistioni tra malavita e politica. A rione Ferrovieri di Reggio Calabria faccio un patto con voi e vi assicuro il mio impegno e la mia passione. Io spero di poter portare in questa terra l'esperienza acquisita in dieci anni da sindaco nella terza città d'Italia e in nove anni da magistrato in Calabria. Le peggiori nefandezze qui le commette la criminalità che sta nelle istituzioni e nella politica e che si veste di legalità formale», ha evidenziato ancora.
Infine la chiosa sulle alleanze. «Non mi interessano le alleanze politiche, auspico l'unità delle forze popolari e spero che vivremo questa sfida difficilissima con entusiasmo. Più vado avanti e più divento visionario e sognatore, radicale e determinato: le cose si possono cambiare. Dipende da me e dipende da voi», ha concluso candidato alla guida della Regione, Luigi De Magistris a Reggio Calabria.