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Entra nel vivo la fase di costituzione della Città metropolitana di Reggio Calabria, alla quale sono affidate le speranze di rilancio dell’intera area dello Stretto. Il nuovo Ente dovrebbe essere avviato nei prossimi mesi e alla Provincia si sta lavorando alacremente al nuovo statuto.
Nel frattempo i sindaci del territorio sono in pieno fermento. E’ di ieri, ad esempio, la riunione tra i primi cittadini del comprensorio con il presidente dell’associazione dei sindaci dell’Area dello Stretto Roberto Vizzari ed il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà.
«Una riunione strategica per capire ed individuare il ruolo che si deve avere per la costruzione della futura città metropolitana- ha affermato il primo cittadino reggino, proseguendo- Sentiamo alta la responsabilità di essere il motore ed il traino della città metropolitana di Reggio Calabria, ma da solo il motore non va da nessuna parte».
Ecco perché è necessario lavorare assieme allo redazione dello Statuto: «È il dna della città metropolitana, - ha dichiarato il sindaco Falcomatà - all'interno dello Statuto si dovrà specificare il ruolo che le diverse aree andranno a ricoprire, in base alla diversa natura dei territori, rispettandone la naturale vocazione. Questi incontri devono divenire strumentali ed operativi per concretizzare lo statuto. Avere chiaro quali sono le infrastrutture strategiche per uscire dall’isolamento dei territori, è il primo passo, un'infrastruttura che non necessariamente deve essere materiale, ma prima di tutto mentale, un'infrastruttura che sia di unione ed all'insegna della massima condivisione».
I sindaci presenti hanno manifestato la necessità di incontri costanti anche di coordinamento con le altre associazioni. Fare quadrato per il bene di tutta l'intera area. Camminare tutti assieme per organizzare un concreto piano di lavoro.
Ambiente, trasporti e sanità sono i maggiori temi su cui si è concentrato l’incontro: risolvere questi problemi è il primo passo per realizzare concretamente la futura metropoli. Salvare l’aeroporto dello Stretto perché è di tutta la Città metropolitana.
Riccardo Tripepi