Per il parlamentare è un gesto benevolo «verso una giovane che forse avrebbe avuto bisogno di rileggere un po’ la storia». Per la componente della direzione nazionale «non si è credibili se ci si indigna selettivamente»
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«Una carezza di un nonno» o «un comportamento molto grave che non ammette giustificazioni». Ci si interroga e ovviamente ci si divide all’interno del Partito Democratico sul gesto di Romano Prodi nei confronti della giornalista di Quarta Repubblica. Il caso ha scatenato la destra, innescando scontate (e strumentali) sortite mediatiche di Lega e Fratelli d’Italia, ma è all’interno dei democrat che il dibattito prende piede. In Calabria lo alimentano Nico Stumpo da un lato e Jasmine Cristallo dall’altro. Posizioni agli antipodi, totalmente.
Il parlamentare su Radio Cusano Campus ha legato la reazione dell’ex premier all’uso «improprio» fatto da Giorgia Meloni del Manifesto di Ventotene. «Le ha anche detto: “ma che razza di domanda è?” Però le ha fatto una carezza, l'ho visto stamattina. Mi sembra che si stia montando un caso». La componente della direzione nazionale dei democrat invece non sente ragioni e in una Instagram Story rilancia un suo storico cavallo di battaglia. «Nella lotta contro i retaggi patriarcali, la coerenza è un principio imprescindibile. Non si può essere credibili se si cede a un’indignazione selettiva» ha sbottato. In più rilancia un post del 2021 a difesa di Giorgia Meloni, vittima all’epoca di un attacco sessista ֿ«Se condanno il sessismo e la misoginia, lo faccio sempre e comunque e non in maniera selettiva» evidenziò quattro anni fa.
Prodi tra carezza e gesto patriarcale
«L'ho vista come la carezza di un nonno verso una giovane che forse avrebbe avuto bisogno di rileggere un po’ la storia, questo è quello che ha immaginato Prodi. Non penso che avesse in mente un atto sessista» ha continuato Stumpo. «Se fosse stato un ragazzo gli avrebbe tirato le guance. Anziché risponderle a una domanda in modo volgare, le ha risposto dandole una lezione e un buffetto. Poi se il buffetto è una carezza o aver toccato i capelli non mi sembra sia quello il problema».
Cristallo, al contrario, ha stigmatizzato il comportamento del vecchio presidente del Consiglio. «Non ammette giustificazioni, è necessario avere il coraggio di condannare ogni episodio di prevaricazione nei confronti delle donne, senza alcuna eccezione. In caso contrario, questa lotta rischia di vedere minate legittimità autorevolezza e credibilità. La domanda provocatoria e strumentale posta dalla giornalista deve rimanere tale, come parte del suo ruolo in un programma con un chiaro orientamento politico, pur potendo aver generato fastidio ed esasperazione. Tuttavia, ciò non può mai essere trasformato in una giustificazione patriarcale del tipo "se l’è cercata”».