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«Quanto sta succedendo a Lamezia per la celebrazione delle primarie è a dir poco patetico. La supponenza con la quale si vuole per forza individuare un candidato unico del Pd per far concentrare i voti di tutti i militanti, per cercare di scongiurare la possibile vittoria di un candidato di altri movimenti e/o partiti non è da noi condivisa e riteniamo neanche dai vertici romani con i quali ci rapportiamo spesso, specie se il risultato sarebbe la sconfitta delle elezioni di maggio».
A dare un giudizio così preciso e tagliente sull’attuale situazione di stallo delle primarie lametine è il coordinamento provinciale di Centro Democratico. Pochi giorni fa il commissario dei Democrat Pino Soriero ha dato uno stop forzato al percorso delle primarie, avviando una riflessione che dovrebbe poi portare a sfoltire il numero dei candidati. Nove al momento tutti quelli della coalizione, ben cinque quelli del solo partito democratico. Soriero ha trascorso diversi giorni a Roma cercando di tirare le fila della situazione e domani è prevista a Lamezia una riunione che potrebbe rivelarsi decisiva.
Intanto, Centro Democratico ha preso in considerazione l’ipotesi di ritirarsi dalla coalizione e di presentare un proprio candidato a sindaco. «Non è sana - afferma il partito - una coalizione che ad una settimana dalla data fissata per le primarie, chiede ancora tempo al fine di individuare un candidato unico del Pd su cui concentrare i voti dei militanti».
Tiziana Bagnato