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"Prevenzione partecipata dei disastri ambientali in Calabria" è la proposta di legge depositata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Orlandino Greco. Le drammatiche immagini degli incendi che per mesi quotidianamente hanno interessato l’intera regione e osservare ora la devastazione che tutto ciò ha provocato rende necessario da parte della classe politica un’azione di forza e di contrasto che non può più essere ritardata.
Incendi, emergenza ambientale
L’emergenza incendi – riporta una nota del consigliere - oltre che colpire direttamene i cittadini e i sindaci dei comuni colpiti costretti a vivere momenti angosciosi, diventa un’emergenza ambientale, migliaia di ettari di superficie boschive, foreste, uliveti e piantagioni nella nostra regione sono andati completamente in fumo. La proposta di Greco, parte da un'indagine attenta e dettagliata dei motivi e delle concause che hanno scatenato gli incendi, oltre al dolo voluto o perpetrato dai piromani, all’origine di questi disastri vi è l’abbandono del territorio da parte dei proprietari per vicissitudini conosciute; senza sottovalutare le conseguenze della soppressione del Corpo forestale dello Stato.
I costi delle emergenze
“Sono state analizzate scrupolosamente anche i costi economici, che la nostra regione ha dovuto sopportare. Si pensi che solo per i servizi di antincendio per quanto riguarda i Canadair l’ente ha pagato circa 14.000 € all'ora mentre per gli elicotteri il costo è di 5400 € l'ora. Oltre a tutto il sommerso che gira intorno alle grandi emergenze come queste, l’elevato business legato al sistema di spegnimento degli incendi, gli indebiti arricchimenti che conseguiranno coloro i quali potranno richiedere il cambio di destinazione d'uso dei terreni bruciati, oltre ad eventuali guadagni per chi andrà a rilevare grandi appezzamenti di terreno e boschi incendiati, a prezzi infinitamente inferiori al loro valore di mercato. Oltre il danno anche la beffa, dunque!”.
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“Il capogruppo Oliverio Presidente, avvalendosi di un team di esperti, ha dettagliatamente studiato l’orografia del nostro territorio, indicando nella proposta di legge, quelle che sono le opere di risanamento, miglioramento dei terreni incolti e delle proprietà boschive; opere che potranno essere realizzate sia dagli enti pubblici e sia dei privati. Come riportato nella relazione illustrativa, preambolo al progetto di legge, si intende: “rimettere al centro della tutela del territorio i cittadini residenti e gli enti territorialmente interessati facendone delle sentinelle dei propri ambienti di vita secondo nuove modalità dato che nessuno fruirà i territoti montani, collinari e di pianura della nostra Regione così come sono stati fruiti dai nostri avi”.
I contributi della Regione
Tutto ciò sarà possibile con l'erogazione di contributi da parte della Regione Calabria che attingerà a Fondi Europei e a Fondi di Bilancio per la tutela e la salvaguardia del territorio. Varrà il principio della premialità, per il quale quei soggetti sia pubblici sia privati, che realizzeranno opere di salvaguardia del territorio dagli incendi nei terreni di loro proprietà, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie o la reintegrazione di altri strumenti, quali: strisce antifuoco, invasi idrici, con il ripristino delle famose cibbie, le antiche vasche dove veniva immagazzinata e conservata l'acqua delle sorgenti, d’ausilio anche all'infiltrazione delle stessa nei terreni, causa prima di dissesti idrogeologici e frane e che costituiscono degli invasi, altro grande deficit della nostra regione, dai quali attingere l’acqua necessaria agli spegnimenti.
Parola d’ordine, prevenzione
“Prevenzione diffusa e partecipata, premialità e autotutela riconosciuta, programmazione e investimenti a lungo raggio, queste le basi della proposta di legge, che siamo certi troverà il consenso e l’approvazione, in tempi brevi, di tutte le parti politiche in seno al consiglio regionale, alcune già impegnate nell’argomento, e di tutti i soggetti chiamati in causa, perché a rischio è la tutela e la salvaguardia dei nostri immensi patrimoni che rappresentano gli elementi imprescindibili allo sviluppo e alla crescita della Calabria”.