Il partito attraverso il commissario Saccomanno si è rivolto al procuratore di Reggio Calabria, alla Prefettura e alla Regione: «Chiedono di poter lavorare, non hanno altre risorse per vivere»
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La Lega si rivolge al procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, per chiarire ed assumere delle determinazioni concrete in riferimento alla grave situazione in cui vivono i pescatori di Bagnara, bloccati nella loro attività sin da febbraio 2021 e con una drammatica condizione economica. È quanto si legge in una nota del commissario regionale del partito, Giacomo Saccomanno.
Il sequestro del Porto
«Il 28 marzo 2021 e il 9 maggio corsi - afferma Saccomanno - segnalavo alla Procura il grave disagio delle famiglie dei pescatori di Bagnara a seguito dell'avvenuto sequestro del porto e chiedevo, cortesemente, di poter incontrare il sostituto che si stava interessando dell'indagine per cercare di trovare una soluzione affinché i pescatori potessero riprendere l'attività lavorativa. Non ottenevo, però, alcun riscontro. Sono tornato a Bagnara ed ho incontrato le famiglie dei pescatori che hanno manifestato la loro drammatica situazione economica, la assoluta mancanza di risorse per poter vivere, il pericolo di perdere le imbarcazioni (tra l'altro alcune di queste ormeggiate presso altri porti sono state pure danneggiate) e, comunque, la insostenibilità della attuale situazione».
Pescatori disperati
«Devo evidenziare una anomalia: nel porto - sostiene ancora Saccomanno - vi sono delle imbarcazioni ormeggiate, altre sulla banchina, molto probabilmente per il rimessaggio, e nessun elemento che possa far pensare all'attività di bonifica o altro, a parte un piccolo contenitore rosso, pur risultando il porto sequestrato da molti mesi. Rinnovo, pertanto, la mia richiesta di poter incontrare il pm interessato dall'indagine, assieme al procuratore, non potendo lasciare oltre 50 famiglie nella più piena disperazione e senza alcuna risorsa per potersi sostenere. A parte i possibili ritardi nella ventilata bonifica, questa può anche essere prorogata ad ottobre-novembre in modo tale che, nel frattempo, i pescatori possano svolgere la propria attività. Si tratta di una situazione urgentissima potendo la rabbia creare anche problemi di ordine pubblico, oltre che spingere qualche disperato a farsi aiutare da altri».
L'intervento delle Istituzioni
Il coordinatore regionale della Lega si è rivolto anche al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, avanzando «una richiesta di urgente convocazione delle parti per cercare di trovare una soluzione che possa limitare i danni e possa consentire adeguatamente il proseguimento dell'indagine e della eventuale bonifica» e al presidente ff della Regione, Nino Spirlì, «affinché possa trovare una soluzione, se possibile, per aiutare queste famiglie disperate ed eventualmente possa riconoscere un ristoro. Somme che, comunque, dovranno essere addebitate all'eventuale responsabile del ventilato disastro ambientale».