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250 persone assunte con diverse tipologie di contratto proprio a ridosso delle elezioni regionali dello scorso 23 novembre, per quattro milioni di euro spesi su un bacino di lavoratori residenti nella maggior parte dei casi a Lamezia. A dare i dati sono le colonne del sito del Corriere della Calabria, in un articolo a firma di Pietro Bellantoni, giornalista che sarebbe venuto in possesso di documenti esclusivi legati alle ispezioni in atto da settimane a Calabria Etica.
L’ente in house della Regione, diretto da Pasqualino Ruberto, candidato alle imminenti elezioni amministrative lametine, avrebbe nelle 72 ore che hanno preceduto l’apertura dei seggi per le regionali, provveduto a formalizzare 97 assunzioni per una spesa di circa due milioni di euro. Secondo il giornale diretto da Paolo Pollichieni, la maggior parte dei collaboratori a progetto avrebbe ottenuto un contratto di un anno, fino al 21 novembre 2015, per una spesa di 18 mila 600 euro a testa, oppure fino all'ottobre successivo, per un impegno economico di 14 mila 700 euro a lavoratore.
Ma l’inchiesta va oltre. «Su 251 contratti siglati a novembre, circa 175 sono stati firmati da lavoratori residenti in una delle tre province del collegio disegnato dalla nuova legge elettorale», afferma il giornale di Pollichieni, ed «è soprattutto una realtà a spiccare sulle altre ed è quella in cui il presidente Ruberto si appresta a candidarsi come sindaco: Lamezia Terme, che tornerà alle urne la prossima primavera».
Una semplice coincidenza?