«Le mie dimissioni sono irrevocabili». Il consigliere regionale Pippo Callipo batte un colpo e rimarca l’intenzione di voler lasciare l’Assemblea regionale. Una decisione che aveva già annunciato un mese fa, che però non era stata formalizzata con un atto definitivo. Un ritardo che aveva fatto ipotizzare un suo ripensamento.
Invece, a quanto pare, Callipo saluta e se ne va. «Intendo rivolgere - scrive in una nota - un sentito ringraziamento alle tantissime persone che, anche in quest’ultimo periodo, mi hanno manifestato stima e vicinanza. Ringrazio sinceramente i consiglieri regionali che hanno votato per respingere le mie dimissioni, apprezzo il loro gesto, ma confermo la decisione di lasciare il Consiglio regionale della Calabria. Come avevo preannunciato, quella di dimettermi è una decisione irrevocabile che ho assunto dopo una profonda riflessione, alla luce della quale ho provveduto a reiterare la mia lettera di dimissioni al presidente del Consiglio regionale».

 

L’imprenditore vibonese, re del tonno in scatola, non fa marcia indietro, nonostante le sollecitazioni che sono venute nelle ultime settimane e anche le pesanti critiche di chi ha visto in questa decisione una fuga da una posizione “non utile”, quella di capo dell’opposizione.
«Capisco le ragioni di chi non condivide politicamente questa scelta e le rispetto – continua Callipo - apprezzo anche le parole dei tanti che mi hanno invitato a ripensarci ma, alla luce delle motivazioni che ho già espresso in maniera approfondita, credo che la mia decisione vada ugualmente rispettata».

 

Poi un pensiero per chi resta sulla barca: «Ringrazio di cuore per la vicinanza e l’impegno i consiglieri regionali di “Io resto in Calabria”, Graziano Di Natale e Marcello Anastasi, nella certezza che proseguiranno nel migliore dei modi il loro percorso politico-istituzionale».

 

Infine, Callipo si rivolge a chi lo ha votato o affiancato durante la corsa alla presidenza della Regione, poi vinta Jole Santelli: «Capisco la delusione delle migliaia di calabresi che hanno creduto in me, a partire dai candidati e dai tanti sostenitori di “Io resto in Calabria”, me ne dispiaccio enormemente ma non posso negare a me stesso e ai calabresi che le convinzioni maturate durante il breve periodo trascorso in Consiglio regionale restano immutate. Spero che le mie dimissioni servano ad aprire una riflessione seria che vada oltre le lotte di potere e le beghe di partito perché i calabresi hanno necessità di riconquistare la fiducia nello Stato e nelle Istituzioni che, purtroppo, hanno comprensibilmente perduto».