VIDEO | I sindaci di Laureana di Borrello, Candidoni, San Pietro di Caridà, Feroleto della Chiesa e Serrata hanno presentato l'iniziativa con cui fronteggiano l'esiguità delle piante organiche e le difficoltà dei bilanci
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I sindaci di Laureana di Borrello, Candidoni, Serrata e San Pietro di Caridà hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, l’Unione dei Comuni dell’alta Piana del Mesima. Gli enti si sono associati per gestire insieme una serie di servizi amministrativi che verranno dettagliati in un futuro studio, mentre il percorso tecnico fin qui è stato sostenuto anche dagli uffici della Città metropolitana. Unanime la posizione espressa da Alberto Morano, Vincenzo Cavallaro, Angelo De Angelis, Antonio Tranquilla e Sergio Rosano, che sono partiti dalla critica all’esistente specialmente per quanto riguarda i tagli nei trasferimenti statali che «hanno assottigliato le piante organiche e reso asfittici i bilanci».
L’Unione comprende una popolazione di oltre 9.000 abitanti. «Ogni Comune – ha detto Morano – non perderà la propria identità, ma così facendo possiamo puntare a intercettare nuovi finanziamenti». Si escludono future fusioni, ma Tranquilla precisa che «la nostra è una proposta aperta anche ad altri comuni che volessero associarsi». Il sindaco Cavallaro ha ricordato che «i Comuni sono già legati fra loro da diverse convenzioni, si tratta ora di trasformare quella che è una criticità in risorsa anche per avere maggiore potere contrattuale».
Rosano ha sottolineato il favore con cui la Città metropolitana sta seguendo l’accorpamento, mentre De Angelis ha ricordato che «l’Unione è quanto mai fondamentale anche per intercettare al meglio i fondi del Pnrr».