Il congresso provinciale non ha ancora una data e già a Vibo Valentia fioccano denunce e si parla di tesseramento gonfiato. Un altro piccolo record per il Pd calabrese guidato da Ernesto Magorno che, tra gli altri encomi, si fregia anche di essere l’unica federazione italiana a non aver avviato la campagna per il tesseramento del 2015.
A far esplodere il bubbone vibonese è stato Giuseppe Disi, componente della Commissione provinciale di garanzia che dovrebbe accompagnare il partito al rinnovo della segreteria provinciale. L’organismo, composto anche dal consigliere regionale e segretario uscente Michele Mirabello, da Benito Monteleone (vicinissimo a Censore), da Giovanni Puccio e Donato Riserbato in rappresentanza del nazionale, si è insediata da lunghi mesi. Dopo l’elezione in Consiglio regionale di Mirabello si è verificata una situazione di incompatibilità prevista dallo statuto del partito che rende necessaria la sostituzione del segretario divenuto consigliere regionale.
Anche per evitare le polemiche che hanno caratterizzato i momenti caldi della vita del partito vibonese nel passato, stavolta si è subito pensato di operare secondo statuto e nella massima trasparenza. Obiettivo fallito prima di subito. Stando almeno a quanto scrive Disi nella missiva-denuncia che ha inviato alla Commissione nazionale di garanzia per informare i vertici nazionali del partito di almeno due gravi anomalie che starebbero caratterizzando la marcia di avvicinamento al prossimo congresso provinciale.
La prima riguarda il rinnovo delle tessere precedenti ed è davvero singolare. Secondo quanto affermato da Disi molti di coloro che si sono presentati nei vari circoli del territorio per rinnovare la tessera non risultano negli elenchi. “Anche in questo caso – spiega Disi – stiamo assistendo a fenomeni davvero strani, così come accaduto in occasione dell’ultimo congresso provinciale quando vennero annullate le votazioni in cinque dei circoli del territorio. Proprio quei cinque in cui il segretario poi vincente risultava minoranza. Sono anni che a Vibo si ripetono cose strane, ma stavolta è arrivato il momento di dire basta e per questo ho proceduto ad informare i vertici nazionali di quanto sta avvenendo, in modo che vengano presi al più presto gli opportuni provvedimenti”.
Certo è che questi “tesserati fantasma” che chiedono il rinnovo di una tessera mai avuta è un mistero da indagare con attenzione. A meno che non siano errati gli elenchi in possesso dei circoli che non riportano tutti i precedenti tesserati. E non è che l’anomalia diventi di minore importanza.
Come se ciò non bastasse, la denuncia di Disi descrive anomalie anche in ordine all’attribuzione del 20% di tessere in più, inizialmente previsto, per le nuove iscrizioni. “Avevamo pensato – racconta Disi – di convocare tutti i segretari di circoli e consegnare in quella sede le nuove tessere. In questi giorni invece abbiamo assistito alla distribuzione delle stesse per nuove iscrizioni senza la Commissione provinciale di garanzia ne sapesse nulla. Anche questa è una stranezza sulla quale si dovrà fare luce”.
La denuncia che arriva da Vibo comincia già a fare rumore e si aspetta ad horas la convocazione di una riunione urgente della Commissione per stabilire il da farsi dopo aver assunto le dovute informazioni dal nazionale.

 

Riccardo Tripepi

 

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