LAMEZIA TERME - Mario Oliverio chiama, Gianluca Callipo risponde. Il presidente della Provincia di Cosenza ottiene la candidatura alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione con il sostegno di 153 delegati dell’assemblea e la raccolta di oltre ventimila firme. Il sindaco di Pizzo, per nulla intimorito, va oltre e di firme ne raccoglie in pochi giorni più di 25 mila, incassando l’appoggio di 140 membri del parlamentino democratico.

 

I numeri. La campagna elettorale è già iniziata e il comitato organizzativo di Callipo ha anche diffuso le cifre relative alla raccolta di firme tra i cittadini calabresi. Delle 25mila sottoscrizioni, quasi 7 mila arrivano dalla provincia di Vibo, altrettante da Cosenza, 3mila e 800 da Reggio, 3 mila 200 da Catanzaro e 3.720 da Crotone. Per regolamento ne sono state depositate 3900, quelle sufficienti a lanciare la sfida e anche un messaggio a Mario Oliverio che resta il favorito per le primarie in programma il 21 settembre, ma – a giudicare anche da numeri e dai sette delegati indecisi – la partita è tutta da giocare. Callipo parte leggermente dietro, ma determinato ad effettuare il sorpasso necessario per staccare la nomination.

 

Speranza in bilico. Disco rosso momentaneo per Gianni Speranza che rischia di non essere ai blocchi di partenza delle primarie per via dei rapporti particolarmente tesi tra il suo partito, Sel, e il Pd. L’altolà arriva direttamente da Roma ed è conseguenza dell’ostruzionismo praticato dai vendoliani al Senato. Un freno alla riforma che potrebbe avere ripercussioni sulle alleanze future per le regionali. Nel frattempo il sindaco di Lamezia si è regolarmente iscritto alla corsa presentando le 4000 firme richieste da regolamento. “Abbiamo raccolto in tutta la regione – affermano dal comitato cambiamolacalabria – oltre 6000 mila firme, anche se il regolamento per le primarie prevedeva la possibilità di depositarne fino ad un massimo di 4000. I dati ottenuti dalla raccolta firme hanno registrato in pochi giorni oltre 1200 firme a Cosenza, oltre 1000 a Reggio, oltre 800 a Crotone, 500 e più in provincia di Vibo, passando poi per Lamezia che da sola ne ha raccolte oltre 1600 e l’intera provincia di Catanzaro oltre 2000”.