«Non ne conoscevo il contenuto» dichiara in una nota, e comunque non l’avrebbe mai sottoscritto anche «per la credibilità di taluni firmatari, i quali, entrano ed escono dal partito come dalla porta di un albergo»
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Damiano “Nuccio” Milone non ha mai firmato il documento con il quale un gruppo di dirigenti del Pd crotonese ha criticato duramente l’operato del commissario provinciale del partito, Franco Iacucci. A sostenerlo è lo stesso esponente politico, ex sindaco di Isola di Capo Rizzuto, che compare tra i firmatari della nota diffusa qualche giorno fa.
Intanto, «non ne conoscevo il contenuto» scrive Milone, e comunque non l’avrebbe mai sottoscritto anche «per la credibilità di taluni firmatari, i quali, entrano ed escono dal partito come dalla porta di un albergo» e perché «perché fa ammenda sulle responsabilità individuali di una parte dei firmatari». Milone ricorda anche che «tanti nella precedente consultazione regionale, hanno votato liste diverse da quelle del partito e oggi non possono avere alcuna credibilità».
La nota si conclude con una richiesta ben precisa: «Si vada ai congressi per restituire militanza e appartenenza, in un partito dove la grande assente è la politica».