La Commissione di garanzia nazionale non ha ritenuto di esprimersi nemmeno questa volta sulle candidature di Maria Locanto e Antonio Tursi. Per il Partito Democratico di Cosenza, pertanto, persiste lo stallo. Quella bruzia, continuamente attenta a non alterare fragili equilibri interni, è l’unica delle cinque federazioni provinciali a non aver voltato pagina.

Il congresso nel nord della Calabria è stato rinviato per tre volte, segno che la tanto agognata unità difficilmente si troverà mai nei fatti oltre che nei comunicati stampa. Le valutazioni in corso proseguono e la possibilità di individuare un nome nuovo, di “superamento”, rispetto a quelli attuali resta ipotesi concreta. Questo nonostante i ricorsi siano stati ritirati. Con Boccia diventato commissario in Puglia, va trovata una soluzione immediata, ma mettere d’accordo i vertici locali con quelli nazionali non è facile.

I congressi nei piccoli comuni

Nel frattempo il Pd di Cosenza è alle prese con i congressi dei circoli con popolazione inferiore a 15mila abitanti. È già stato svolto a Sant’Agata di Esaro, mentre altri 21 comuni vivranno la fase congressuale da sabato 2 aprile a domenica 10. Si voterà a Belsito, Castrolibero, Cleto, Piane Crati, Roggiano Gravina, Montegiordano, San Lucido, Villapiana, Zumpano, Lungro, San Demetrio Corone, Amantea, Aprigliano, Morano Calabro, Bisignano, Cariati, Casali del Manco, Castiglione Cosentino, Celico, Dipignano e Paterno Calabro.