L'idea di Luca Lotti avrebbe trovato il benestare dei renziani calabresi. Ancora non ufficializzata, la proposta ha già creato un vespaio in Regione con il gruppo di Oliverio che contesta il metodo e sarebbe pronto a determinarsi per una propria candidatura
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Possibile svolta nel percorso che porterà il Pd calabrese al congresso. L’area renziana del partito che si incontrerà a Salsomaggiore durante il prossimo weekend ha discusso dell’assise regionale del partito, fissata per il prossimo 16 dicembre. L’idea formulata da Luca Lotti e che ha trovato un primo benestare dalla corrente renziana di Calabria che oggi, in buona rappresentanza, prenderà parte alla presentazione del libro di Marco Minniti a Roma. Il nome del candidato unitario sarebbe quello del sindaco di Soverato Ernesto Alecci, reduce dalla sconfitta di misura contro Sergio Abramo alle provinciali di Catanzaro.
La proposta Alecci, ancora ufficiosa, è rimbalzata in Calabria e sta creando parecchio subbuglio all’interno del partito. Soprattutto gli uomini del governatore Mario Oliverio sono in fibrillazione e protestano contro il metodo scelto da Roma che somiglierebbe a quello di un commissariamento edulcorato. Alecci è stato scelto come candidato alla guida della Provincia di Catanzaro dopo un confronto sul territorio, perché adesso imporlo da Roma? E’ la domanda che serpeggia all’interno dell’entourage del governatore colto di sorpresa dalla mossa dei renziani. I plenipotenziari di Lotti in Regione (da Ernesto Magorno a Nicola Irto) sosterranno la tesi che Alecci buono a Catanzaro per le provinciali potrebbe esserlo ancora di più per il congresso.
Insomma la scelta, se confermata nelle prossime ore, potrebbe mettere in discussione gli attuali e fragili equilibri del partito calabrese. La proposta, inoltre, potrebbe spazzare via ogni possibilità di svolgimento unitario e ed eliminare definitivamente le via, sempre più stretta, che portava al nome di Demetrio Battaglia. Con Alecci in campo la strada più probabile sarebbe quella di un congresso con più candidature, con l’area di Oliverio che andrebbe ad esprimere un proprio uomo e tra i possibili nomi rimane gettonato il segretario provinciale di Cosenza Luigi Guglielmelli.
Una situazione del genere, infine, potrebbe far definitivamente avvicinare Oliverio alle posizioni di Nicola Zingaretti con il quale ci sono stati diversi contatti nelle scorse settimane. Il presidente della Regione ha fin qui mantenuto una posizione autonoma in attesa degli sviluppi e soprattutto di conoscere le reali intenzioni di Marco Minniti su una sua candidatura al congresso nazionale. L’accelerazione romana, adesso, potrebbe portare a nuove e imprevedibili evoluzioni.
Riccardo Tripepi
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