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Dopo la decisione del segretario regionale Ernesto Magorno di commissariare la federazione cittadina di Cosenza con l’invio di Piero Aiello è ormai scontro a tutto campo. E così nel giorno in cui Magorno ha annunciato l’avvio della “Leopolda” sulla sanità, proprio la federazione di Cosenza ha inviato alla stampa una comunicazione con la quale ha chiesto al presidente Vallone la convocazione urgente di un’assemblea regionale proprio per discutere di sanità e del fallimento del commissariamento di Massimo Scura. La richiesta, inviata anche al segretario Magorno, sarebbe stata sottoscritta da 165 componenti del parlamentino democrat. Il punto è che nessuno ha ancora visto queste firme. Tanto che in casa renziana qualcuno inizia a pensare che si possa trattare di un bluff soprattutto dopo l’avvio di verifiche incrociate che porterebbero la conta verso altri esiti.
I dem calabresi, invece, si sentono sicuri dei fatti loro e hanno annunciato l’invio del plico con le firme per la protocollazione nei prossimi giorni. Lo ha ribadito anche il segretario provinciale di Cosenza Luigi Guglielmelli che ieri ha incontrato a Lamezia il responsabile organizzativo Puccio per fare il punto della situazione. Guglielmelli ha chiesto informazioni anche in ordine alla data di convocazione della direzione regionale per la ratifica della nomina di Aiello. Puccio avrebbe garantito, così come in precedenza aveva già fatto Magorno, che anche su questo punto sarà rispettato lo statuto del partito.
Saranno insomma due le conte che potrebbero mettere in grave imbarazzo il segretario Magorno. La prima è quella in assemblea regionale. Se davvero i dem presenteranno 165 sottoscrizioni alla richiesta inviata al presidente Vallone, considerato che l’organismo è formato da 300 componenti, il segretario Magorno si troverebbe in minoranza. Tanto che i più oltranzisti dei dem oliveriani stanno sottolineando la necessità si sfruttare la situazione e operare finalmente il cambio della guardia alla segreteria, anche per evitare un nuovo commissariamento del partito. “Abbiamo i numeri per fare un nuovo segretario” è il liet motiv che viene usato per spronare i meno decisi sull’affondo finale.
La seconda conta è quella sulla nomina di Aiello in direzione. Anche in questo caso i numeri sarebbero risicati e il partito appare, pure sotto questo profilo, spaccato in maniera evidente. Un caos scoppiato dopo la decisione del segretario di inviare il commissario a Cosenza che a breve sarà chiamata a rinnovare l’amministrazione comunale. Perfino sotto questo aspetto, dunque, si profila una responsabilità del segretario che ha messo la faccia su un provvedimento che ha scatenato le ire dei big cosentini di area bersaniana.
Ed allora, tanto per cambiare, torna all’ordine del giorno la leadership di un segretario che, fin dalla gestione delle primarie della scorsa estate, è finito più volte nel ciclone delle polemiche riuscendo a salvare la carica per il rotto della cuffia in più di un’occasione. Stavolta, però, i margini per ricucire sembrano assai ristretti. E passerebbero, innanzitutto, da una retromarcia sull’invio del commissario a Cosenza.
Riccardo Tripepi