Lo rende noto la presidente della commissione Sanità, Pasqualina Straface. Senza sottoservizi, alla scadenza del 2026, il polo sanitario rischia di trasformarsi in una splendida e modernissima cattedrale nel deserto
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Un rendering dell'ospedale della Sibaritide
Senza le opere complementari l’ospedale della Sibaritide rischia di trasformarsi in una splendida e modernissima cattedrale nel deserto.
Attorno al nuovo polo sanitario che sta sorgendo nel cuore di Corigliano Rossano mancano ancora sottoservizi, strade, allacci fognari, reti idriche e telefoniche.
Sul tema, proprio con l’obiettivo di giungere all’appuntamento del 2026 – data prevista per la consegna dei lavori – il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha promosso l’istituzione di un tavolo permanente, coordinato dall’assessore Marcello Minenna a cui partecipano i Dipartimenti salute ed infrastrutture della Regione, la Sorical, l’Asp di Cosenza, il Commissario per la depurazione ed il Comune di Corigliano Rossano.
Lo rende noto la presidente della terza commissione Sanità, Pasqualina Straface, che annuncia lo stanziamento di «1,7 milioni di euro per il sistema fognario e circa 20 milioni di euro per l’impianto di depurazione di contrada Boscarello, risorse che saranno messe a disposizione dall’ufficio del commissario per la depurazione».
«Per quanto riguarda la fornitura idrica, la Sorical si è impegnata a realizzare dei pozzi dedicati – assicura la consigliera regionale e comunale – prevedendo di poter rendere disponibile la risorsa entro il termine di consegna del nuovo presidio ospedaliero».
Pasqualina Straface conclude aggiungedo anche che «la strada di collegamento ed altri servizi come quelli relativi alla raccolta delle acque bianche, i marciapiedi, l’illuminazione pubblica e la fibra rispetteranno il cronoprogramma di consegna fissato per il 2026».