È terminata l'udienza collegiale del Tar della Calabria, chiamato a pronunciarsi sul ricorso, avanzato dal governo, contro l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che ha disposto la riapertura esterna di bar e ristoranti.

 

I giudici – il presidente Giancarlo Pennetti, Francesco Tallaro e Francesca Goggiamani – sono riuniti in Camera di Consiglio. La pronuncia dovrebbe arrivare in giornata e non è escluso che possa essere emessa una sentenza in forma semplificata.

Lo scorso 5 maggio l'Avvocatura dello Stato aveva rinunciato alla procedura accelerata con la richiesta di decreto cautelare al presidente del Tar di Catanzaro.

La tesi del governo

Nel ricorso dell'Avvocatura dello Stato, il governo ha sostenuto che l'ordinanza anticipa le misure di contrasto e contenimento del contagio da Covid-19 introdotte dal Dpcm del 26 aprile. Il provvedimento firmato da Santelli, inoltre, sarebbe stato emanato «senza alcuna previa interlocuzione formale con il governo» attraverso un iter istruttorio «lacunoso e carente».

La difesa della Regione

L'Avvocatura regionale – rappresentata da Oreste Morcavallo, Andrea Di Porto e Massimiliano Manna – ha invece sostenuto l'inammissibilità del ricorso per «difetto di giurisdizione». L'impugnativa avrebbe insomma dovuto essere proposta alla Corte costituzionale, visto che l'ordinanza invaderebbe «una sfera di attribuzioni propria del governo centrale».

I legali della Regione hanno anche sottolineato l'«assoluta legittimità» della misura regionale, «pienamente conforme ai principi di adeguatezza e proporzionalità» previsti dalle norme in materia.