"La Calabria non vuole solo attendere risposte dai governi nazionali, ma deve concorrere alla loro formulazione - ha dichiarato Oliverio -deve avere un proprio punto di vista e presentarsi nelle sedi istituzionali a Roma o Bruxelles con le carte in regola, proposte concrete, capacità di spesa, rapidità di esecuzione delle decisioni".

 

Il neo presidente della Regione Calabria nel corso del colloquio con Renzi ha ribadito quindi le necessità del territorio, già espresse nel corso della campagna elettorale. Serve un piano di rilancio del porto di Gioia Tauro, e serve un imponente intervento per la riqualificazione, tutela e valorizzazione del territorio. Nei prossimi giorni Oliverio incontrerà Erasmo d'Angelis, responsabile della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi. Sul porto è stato consegnato un dossier a Renzi, con il piano di rilancio pensato dalla Regione, che include una conferenza dei paesi del bacino mediterraneo, da tenersi in Calabria entro il 2015.


"E' questa l'occasione per candidare Gioia Tauro ad essere nodo strategico nell'area mediterranea - ha dichiarato infine Oliverio -dalla Calabria intendiamo promuovere relazioni e scambi che consentano opportunità al sistema delle imprese, delle professioni e delle università per favorire innovative attività di ricerca e di produzioni. L'obiettivo è quello di riqualificare ed intensificare le relazioni economiche, commerciali e culturali tra il nostro paese, l'Europa e i paesi del sud del mediterraneo. La Calabria e Gioia Tauro si propongono così come risorsa per il paese e per l'Europa".