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La sua defenestrazione è divenuto inevitabile dopo l’esplodere di “Rimborsopoli”, anche se la sua posizione era sembra più marginale di molte altre. Da primo degli eletti alle ultime elezioni e convinto di aver dovuto interrompere un buon lavoro, Guccione ha subito come una violenza sia diktat romano del Pd che le volontà di Oliverio.
Da quel momento si è rituffato nella mischia e non ne sta lasciando passare una al governo regionale e al suo partito. Dalle riordino degli enti strumentali, alla vicenda delle Asi, passando per la sanità, Guccione è diventato la vera spina nel fianco della giunta regionale.
Ieri l’ultimo affondo sugli ospedali da costruire e su una certa annuncite che starebbe infettando Mario Oliverio, come molti dei suoi predecessori. Il riferimento a Scopelliti è chiaro nel testo dell’interrogazione che Guccione ha presentato al governatore per ottenere gli opportuni chiarimenti in materia.
“Da molti anni e precisamente dal 2008 – scrive Guccione - tutti i governi regionali che si sono succeduti hanno sempre posto come prioritaria la questione della realizzazione dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone senza però mai indicare la data di inizio lavori e le risorse disponibili e necessarie alla realizzazione di tali presidi ospedalieri. Non ultimo il presidente della giunta regionale Oliverio ha annunciato la realizzazione di un nuovo ospedale senza indicare gli atti amministrativi adottati, l’indicazione delle risorse necessarie a realizzare il nuovo nosocomio e neanche il cronoprogramma; tutte informazioni indispensabili se non si vuole continuare con la solita politica degli annunci così come avviene dal 2008”.
Ed è proprio per ottenere chiarimenti che Carlo Guccione, ha presentato una circostanziata interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta regionale per avere chiarimenti circa l’iter di realizzazione dello studio di fattibilità dei nuovi ospedali di Crotone, Reggio e Cosenza e per sapere quali procedure siano state adottate sia in termini amministrativi sia di disponibilità delle risorse necessarie per realizzare il nuovo ospedale di Cosenza in sostituzione di quello attuale il cui corpo centrale è stato costruito nel 1939 ed è per questo evidentemente inadeguato ad ospitare un ospedale hub di riferimento regionale.
Alla ripresa dell’attività istituzionale, insomma, ci sarà da divertirsi in Consiglio regionale dove il fuoco amico per Mario Oliverio rischia di diventare sempre più pericoloso.
Riccardo Tripepi