Tra sostituzioni e riconferme, la struttura burocratica della Regione si avvia a trovare il suo assetto definitivo. E alla vigilia del rimpasto, a Germaneto si respira preoccupata attesa (ASCOLTA L'AUDIO)
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Tra una ventina di giorni al massimo, la struttura burocratica della Regione Calabria potrebbe trovare il suo assetto definitivo. Ormai la procedura per la sostituzione o la riconferma dei dirigenti è entrata nel vivo, anche per via della recente approvazione della legge “Omnibus” che, oltre ad attuare diversi «interventi di manutenzione» su molte norme regionali, ha finalmente permesso alla Cittadella di adeguarsi alla normativa nazionale sui requisiti necessari per assumere gli incarichi da dirigenti.
Come sempre accade alla vigilia dei rimpasti degli apparati, i papaveri della Cittadella restano in preoccupata attesa. Le domande che tutti ripetono, dal primo al nono piano del palazzo, sono più o meno le stesse e si possono riassumere così: «Che scelte farà il presidente Occhiuto?».
Il governatore, a cinque mesi dalla sua vittoria elettorale, non ha ancora messo mano alla governance della Regione, eccezion fatta per tre dirigenti: Jole Fantozzi, messa a capo del dipartimento Salute, Claudio Moroni (Infrastrutture) e Maurizio Nicolai, confermato alla Programmazione unitaria.
Per il resto è tutto ancora in bilico, con tanti grand commis che tremano al pensiero di finire vittime del (da molti ipotizzato) repulisti di Occhiuto.
Il presidente, per ora, mantiene il massimo riserbo sulle sue decisioni, anche se qualche nome circola da settimane.
Per l'Avvocatura, Occhiuto avrebbe già opzionato Alfonso Mezzotero, avvocato dello Stato dal 2001. Un arrivo che – si dice in Cittadella – non sarebbe particolarmente gradito ai tanti dirigenti interni che ambivano a una promozione.
Posto già assegnato per Marina Patrizia Petrolo, esterna cooptata da Occhiuto come vice capo di gabinetto. Il governatore, per una delle strutture strategiche della Regione, ha insomma puntato su due fedelissimi come Luciano Vigna – già burocrate di fiducia di Jole Santelli – e Petrolo, moglie dell'amico di lunga data Antonino Daffinà. Anche per il vice capo di gabinetto si è consumato lo stesso giallo che vede tuttora protagonista il sub commissario alla Sanità Maurizio Bortoletti, da più di tre mesi in attesa del nulla osta da parte dell'Arma dei carabinieri. Il via libera per Petrolo, individuata da Occhiuto tramite decreto lo scorso 27 dicembre, è invece appannaggio del ministero dell'Interno.
Tra i possibili riconfermati dovrebbero esserci Giacomo Giovinazzo (Agricoltura), che gode della fiducia dell'assessore Gianluca Gallo, Eugenia Montilla (Segretariato generale) e Maria Antonella Cauteruccio (Turismo).
Più incerta la posizione di Gianfranco Comito, finora a capo del dipartimento Ambiente.
Manca poco, ormai, poi tutti i dubbi si scioglieranno col primo sole di primavera. Molti papaveri della Cittadella, intanto, tremano al vento dell'inverno.