VIDEO | Dal palco degli stati generali di Forza Italia il presidente della giunta rivolge una serie di richieste a Palazzo Chigi: «Autorizzare il rigassificatore». Poi rilancia il partito: «Nostra vocazione è guidare il centrodestra»
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«Non dobbiamo mai dimenticare, ciascuno di noi, la strada che abbiamo fatto per raggiungere i nostri obiettivi. Le vittorie sono importanti, ma lo è altrettanto il percorso fatto per arrivarci. Voglio ringraziare coloro che mi hanno consentito di diventare presidente della Regione Calabria, su tutti il presidente Tajani e la senatrice Ronzulli, che hanno tenuto ferma la posizione di Forza Italia per la mia candidatura».
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo agli Stati Generali di Forza Italia in corso a Roma.
Per il presidente della giunta il popolo di Forza Italia deve essere orgoglioso dei suoi ministri perchè rappresentano «una vera e propria eccellenza» all'interno del Governo: «Anche grazie a loro in Calabria abbiamo ottenuto grandi risultati».
Occhiuto: «Riforme al limite, grazie Gelmini»
Dopo aver ringraziato il ministro Renato Brunetta - «in Calabria non si assume più con commissioni regionali, ma le selezioni si svolgono tramite il Formez, un ente del Dipartimento della Funzione Pubblica» - Occhiuto ha dipinto Mariastella Gelmini come «il censore delle leggi delle Regioni» non nascondendo che molte delle cose che il centrodestra sta facendo in Calabria – come le leggi di riforma – avrebbero potuto avere destino diverso: «Se non avessimo un rapporto così collaborativo col Governo spesso sarebbero passate attraverso la scure della incostituzionalità, invece li risolviamo prima. Stiamo facendo una riforma del sistema idrico e dei rifiuti facendo in modo di costituire un unico ente partecipato dai comuni che si occupi di tutto il sistema Regione, dove i rifiuti e l’approvvigionamento idrico hanno sempre costituito un problema in vent'anni. In pochi mesi stiamo facendo questa riforma e mercoledì l’approveremo in Consiglio regionale».
Occhiuto: «Entro dicembre la quantificazione del debito della Sanità»
«Ho scelto di occuparmi anche della sanità della mia regione. Una regione commissariata da 12 anni con commissari che sono stati indicati dal governo nazionale negli anni passati secondo un pregiudizio per cui in Calabria non si potesse far nulla soprattutto nella sanità. Quindi non bisognava mandare commissari competenti ma bisognava mandare comandanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, come se fosse impossibile governare la regione a causa della ‘ndrangheta e del malaffare. Io ho detto che a noi di Forza Italia a noi del centrodestra la ‘ndrangheta fa schifo, ma la ‘ndrangheta non deve essere un alibi per dire in Calabria nulla si può fare. Allora mi sono occupato del Governo della sanità ed ho fatto Azienda Zero che è un'azienda che si occupa appunto di tutte le procedure amministrative delle diverse aziende. Abbiamo riattivato le assunzioni, abbiamo fatto la procedura per la ricognizione del debito - in tanti anni i commissari governativi non hanno nemmeno quantificato il debito e la sanità -. Noi entro dicembre di quest'anno avremo la quantificazione del debito della sanità e tutte queste cose sono possibili grazie al rapporto col Governo».
Occhiuto: «Al Governo chiedo…»
«È il nostro governo questo? No. Non è il nostro governo, perché il nostro governo sarebbe un governo di centrodestra. È il governo che però abbiamo costituito per un atto straordinario di lungimiranza di Berlusconi». Nella fase finale del suo intervento Occhiuto sciorina una serie di richieste alo Governo, a partire dalla sanità.
«Al Governo chiediamo di dare ai commissari della sanità quando sono presidenti, in quanto commissari straordinari, poteri straordinari. Perché noi siamo commissari straordinari della sanità ma abbiamo poteri inferiori a quelli degli assessori, perché ogni nostra decisione è vigilata da due ministeri - il Ministero dell'Economia e finanze e il Ministero della Salute -. Nulla possiamo fare se prima non ci viene dato il consenso. Allora se siamo commissari straordinari ci diano poteri straordinari».
Poi Occhiuto ha chiesto a Palazzo Chigi l'assistenza per rafforzare la capacità amministrativa ai nostri comuni. «Chiediamo al Governo – ha aggiunto - di guardare al Mezzogiorno come ad una risorsa per il paese. La tragedia della guerra metterà Il Mezzogiorno in una condizione di straordinaria importanza in futuro, perché lo pone come la porta dell'Europa rispetto al Mediterraneo nell’approvvigionamento elettrico, per le trasformazioni nella logistica delle merci. E allora chiediamo al governo per esempio di darci la possibilità di autorizzare impianti per la produzione di energia più velocemente». Il riferimento è al rigassificatore che «ci consentirebbe di produrre attraverso la piastra del freddo anche surgelati per metà dell'Europa e questa opera è incagliata da anni».
Occhiuto: «Forza Italia sia guida del centrodestra»
Ma Occhiuto non si è limitato a chiedere al Governo. Ha chiesto al suo partito di non perdere la vocazione originaria di essere forza trainante della coalizione di centrodestra. «A Forza Italia chiediamo di non dimenticare quello che il suo tratto distintivo. Forza Italia è sempre stato il partito che ha dimostrato agli italiani di saper fare esercizio di responsabilità nei momenti più difficili del paese. Io vorrei che Forza Italia riuscisse, e sono convinto che ci sta riuscendo e ci riuscirà, ad essere il partito guida del centrodestra fintanto che non abbiamo la possibilità di individuare anche un'offerta politica per sostituire questo governo con un altro governo».
«Noi abbiamo la responsabilità di essere il partito guida del centrodestra – ha concluso Occhiuto - raccogliendo l'insegnamento che Berlusconi ci ha come dato in questi anni, e oggi possiamo farlo con fiducia perché ho visto qui tantissimi giovani, e un partito che ha tanti giovani è un partito che ha tanto futuro davanti a sé».
Gli risponde Maurizio Gasparri nelle insolite vesti di moderatore: Noi scegliamo i candidati giusti, è vero, e in Calabria scegliemmo anche Jole Santelli che vive nei nostri cuori e nella nostra memoria come grande esempio di militanza e di capacità e non la dimenticheremo mai. Dalla platea tutti in piedi.