La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è tornata ad attaccare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E lo ha fatto domenica sera intervenendo alla tv russa, in cui ha dichiarato che le parole pronunciate dal capo dello Stato italiano «non rimarranno senza conseguenze». 

«Nella sua veste di presidente ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non rimarrà mai senza conseguenze», ha ammonito Zakharova intervistata nel programma del giornalista filo-Cremlino Vladimir Solovyov sul canale Rossiya-1.

Zakharova – che ha postato una clip del suo intervento sul suo canale Telegram – ha sottolineato che queste parole sono state pronunciate dal «presidente di un Paese che storicamente è stato tra coloro che hanno attaccato il nostro». «Purtroppo l'Italia è il Paese in cui è nato il fascismo», ha aggiunto la portavoce. «Questo ci viene detto da una persona che non può fare a meno di sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto le bandiere e gli slogan nazisti. Su quale base questo viene detto nell'anno dell'80esimo anniversario della nostra vittoria?», ha insistito la diplomatica.