VIDEO | Il leader di Noi con l'Italia: «Il nostro partito non è un taxi. Abbiamo lealmente dato una grossa mano a Occhiuto. Da cui non abbiamo poi avuto posti in Giunta». L'aspirante sindaco: «A me è stato impedito da un personaggio che viene da fuori città di rappresentare l'intera coalizione»
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Maurizio Lupi, leader di Noi con l'Italia, non ha dubbi: «Il nostro partito ha sempre scelto la competenza e profili di gente che può fare politica in modo libero. In sostanza lontana da interessi e accordi sottobanco». L'ex ministro alle Infrastrutture, dunque, ha supportato ancora una volta il candidato del polo che a Catanzaro sostiene la candidatura a sindaco di Antonello Talerico.
Il riferimento è al giovane presidente dell'Ordine degli Avvocati che ha intrapreso questo percorso proprio con il sostegno di alcuni partiti di centrodestra, non i più grandi e storici per la verità, non allineatisi in uno schieramento spaccatosi in più parti. E a riguardo lo stesso Lupi ha affermato: «Mi dispiace che la coalizione qui, ma anche altrove, sia divisa. Non correremo insieme, insomma, ma sono sicuro che riprenderemo un percorso unitario in vista delle Politiche. Dovremo però volerlo tutti, perché finora mi pare che Lega e Fratelli d'Italia, soprattutto, sembrano trovarsi distanti su molti temi. Ma sono sicuro che alla fine prevarrà quanto ci unisce. Che è tanto». Chiaro il riferimento a coerenza e senso di appartenenza.
Tallini: «Non dimentico come Noi con l'Italia mi abbia aiutato nel momento peggiore»
Concetti ripresi da un emozionato Mimmo Tallini, responsabile Enti locali della Calabria del partito lupiano, che in occasione della convention pro Talerico in programma alla Casa delle Culture poche ore fa, con ospite d'onore appunto Lupi intervistato prima dell'inizio, ha affermato: «Sono in parecchi a riempirsi la bocca di tali caratteri distintivi, esaltandoli. Ma non dimentico come Noi con l'Italia mi abbia aiutato nel momento peggiore della mia disavventura giudiziaria (coinvolgimento in un'indagine con l'ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa, ndr). Certo, quando ne sono uscito pienamente riabilitato, lo hanno fatto pure gli altri. Non è certo la stessa cosa, però».
Galati: «Anche fra i nostri amici di schieramento, la pensa diversamente
Considerazioni a cui hanno fatto eco quelle del responsabile nazionale degli Enti locali Pino Galati, che ha spiegato: «Noi tanto rispetto alle idee quanto riguardo alle persone amiamo stare sempre e solo da una parte. C'è chi però, anche fra i nostri amici di schieramento, la pensa diversamente. Tant'è vero che a Catanzaro non stiamo tutti insieme. Anzi». I protagonisti assoluti dell'incontro, moderato dal coordinatore provinciale Maurizio Vento, sono tuttavia come ovvio stati Talerico e Lupi.
Talerico: «A me è stato impedito da un personaggio che viene da fuori città di rappresentare l'intero centrodestra»
L'aspirante primo cittadino ha iniziato il suo intervento con grande sicurezza: «Ne sono certo: vinceremo. A me è stato impedito da un personaggio che viene da fuori città (chiaro il riferimento al numero uno di Forza Italia in Calabria, Giuseppe Mangialavori, ndr) di essere in corsa in rappresentanza dell'intero centrodestra catanzarese. Ma forse è stato meglio così, perché sono diventato un outsider. Uno che potrà imporre una nuova classe dirigente».
Lupi: «Occhiuto si ricordi di Noi con l'Italia»
Nette anche le battute conclusive di Lupi: «Il nostro partito non è un taxi. Noi, ad esempio, pur non essendo riusciti a eleggere alcun consigliere regionale lo scorso inizio ottobre, abbiamo lealmente dato una grossa mano al governatore Roberto Occhiuto. Da cui non abbiamo poi avuto posti in Giunta ma nei confronti del quale ci siamo battuti con il sottosegretario al ministero della Salute Andrea Costa affinché venisse nominato commissario della Sanità calabrese. Questo vi fa capire come siamo pronti a dare senza ricevere, ma non a chi si avvicina a noi con opportunismo».