"Sarò nuovamente in Calabria il prossimo 2 marzo” ha dichiarato il ministro della salute Beatrice Lorenzin nel corso della sua visita istituzionale nella nostra regione. Il tour del ministro nelle strutture sanitarie calabresi è iniziato venerdì dall’ Ospedale Riuniti dei Reggio Calabria, per poi proseguire a Catanzaro, a Cosenza e oggi nella tarda mattinata è attesa all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia.

 

“La Calabria, ha affermato la Lorenzin, ha avuto un disavanzo terribile e la responsabilità è di manager sanitari e direttori sanitari non qualificati. Ecco perché nel patto della salute abbiamo previsto un albo nazionale dei manager con criteri molto alti, al quale il presidente o l'assessore attingerà, previo concorso pubblico. Il direttore, continua il ministro, sarà pagato in funzione degli obiettivi raggiunti e se non dovesse raggiungerli verrà mandato a casa, come funziona in ogni azienda. È feroce, ma equo, e non devo essere impiccata dai sindacati se voglio mandarlo via perché deve essere valutato su parametri oggettivi. Solo così la politica uscirà dalle nomine, che saranno basate solo su criteri tecnico-scientifici».

 

Sbocco del turn over . “Io non faccio promesse, né propaganda, siamo vicinissimi allo sblocco del turn over in Calabria” ha affermato il ministro della salute a Catanzaro. “ Mercoledì c'è l'ultimo tavolo tecnico e gli uffici del ministero della Salute hanno completato la relazione tecnica. So qual è la cifra, ma non la dico per serietà e correttezza fin tanto che non sarà completato l'iter formale, ha aggiunto il ministro”. “ Lo Stato , ha concluso Lorenzin , è presentissimo per supportare la Regione e rispettare i programmi nazionali sulla salute, e quello che a me sta più a cuore è raggiungere un sistema di qualità di livelli essenziali di assistenza uguale alle altre regioni. Con lo sblocco del turn over ci sarà una selezione meritocratica del personale, perché le strutture calabresi hanno bisogno di essere rimpinguate di personale di alta qualità”.

 

La Lorenzin a Vibo Valentia - “Sono qui in Calabria in quanto siamo in una fase di “Switch Off”, cioe’ siamo ad una fase di sostanziale riequilibrio di bilancio, 33 milioni su 3 miliardi e mezzo, una cifra veramente piccola, ma sono qui soprattutto perche’ la struttura commissariale ha rappresentato al Ministero della Salute la nuova rete ospedaliera della Calabria che sta a significare come finalmente questa regione abbia un sistema di organizzazione come altre regioni d’Italia in quanto era l’unica a non averlo“.

 

Reazioni. Ma il viaggio del Ministro, a pochi giorni dalle elezioni, ha provocato diverse reazioni. Dura la polemica di sei medici del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro “ dimenticati dal ministro Lorenzin”, che così hanno commentato la visita del ministro della Salute. “In un quadro d’insieme desolante per la sanità calabrese e difficoltoso per il Pugliese-Ciaccio, giunge a Catanzaro il ministro della Salute, che passa la giornata visitando tutte le strutture pubbliche e private della città e trascura tranquillamente l’azienda ospedaliera. Il collegio di Direzione dell’Aopc non può fare a meno di manifestare tutta la propria amarezza e la propria indignazione per un simile ingeneroso atteggiamento, che ha deliberatamente voluto ignorare l’impegno e il sacrificio di operatori che stanno stringendo i denti da tanto tempo”.

 

“Si comprende che tutto ciò sia stato “pilotato” da forze che hanno cercato di privilegiare propri interessi elettoralistici rispetto al ruolo, comunque istituzionale, che la visita di un ministro avrebbe dovuto avere. Nei prossimi giorni il ministro continuerà a visitare strutture grandi e piccole della regione, ma crediamo che lascerà la Calabria senza una idea chiara della reale situazione in cui versa l’intero settore sanitario onde poter adottare - concludono - dovuti e mirati provvedimenti” .

 

Numerose le reazioni anche dal mondo politico. Pesante la dichiarazione di Jole Santelli, coordinatrice di Forza Italia. "Non trovo sia normale, istituzionalmente corretto e politicamente opportuno che un ministro della Repubblica interrompa la propria funzione di governo per impegnarsi in un tour di quattro giorni in una Regione come la Calabria -ha dichiarato la Santelli - nel pieno della campagna elettorale, in doppia veste di membro dell'esecutivo e di esponente di un partito. E giudico ancora più inaccettabile che tutto ciò sia condito da palesi toni propagandistici di promesse di assunzioni dietro lo sblocco del turn over. Sarei curiosa di sapere cosa ne pensano il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica".

 

Oliverio su sbocco del turn over . Anche Mario Oliverio, candidato presidente del Pdalle prossime elezioni regionali, non ha mancato di dire la sua sulla visita del ministro Lorenzin. “Attenderemo la riunione di mercoledì per avere conferma o meno dello sblocco del turn over in Calabria, ha dichiarato Oliverio, e in che misura. Certo, non possiamo non prendere atto del ritardo con cui si procede a questo adempimento che sarebbe dovuto arrivare molto tempo fa. Siamo consapevoli che il presidente Renzi ha a cuore la nostra regione – prosegue Oliverio – come dimostra la costante attenzione certificata dalla sua agenda che lo ha già visto numerose volte in Calabria, da quando si è insediato a palazzo Chigi. Ma Renzi non si limita alle costanti e ripetute missioni istituzionali in questa regione, perchè il premier, che ringraziamo, segue i problemi della nostra terra anche attraverso la cabina di regia che, molto opportunamente, ha fatto partire nei mesi scorsi. Tuttavia, la burocrazia, il Tavolo Massicci e il ministero della Salute, arrivano con tempi piuttosto lunghi allo sblocco del turn over”.

 

“Voglio solo sperare – conclude Oliverio – per il bene della sanita’ calabrese, che il provvedimento annunciato arrivi davvero. Noi manterremo altissima l’attenzione su un tema cruciale come il diritto costituzionalmente garantito alla salute dei calabresi, e vigileremo perchè tutti gli impegni assunti vengano mantenuti”.