Non le manda a dire il sindaco di Scandale, Iginio Pingitore, destinatario di una lettera anonima, siglata da una dicitura “ Dalla parte dei cittadini sempre”, nella quale gli vengono additate alcune cose illecite che avrebbe fatto, come traffico illecito di rifiuti, corruzione e mobbing. Il primo cittadino rispedisce tutto al mittente, definendo il gesto vigliacco.


«Mi diffama tantissimo – ha dichiarato ai nostri microfoni Pingitore – e questa è la cosa più deplorevole, una cosa assurda. Mi accusano di fare affari con i rifiuti quando io sono un pioniere dei rifiuti, io ho fatto battaglie dal 2008 contro le discariche, ho fatto battaglie per i depuratori come quello di Scandale che non funziona, e mi sono beccato anche 500mila euro di multa. Dopo tutto questo, qualcuno dice che faccio affari per i rifiuti, affermando anche di aver smaltito l'eternit di casa mia, quando la mia abitazione non ha mai avuto eternit. Bugie su bugie per diffamarmi: questa vigliaccata non la perdono a nessuno».

 

Secondo il sindaco, queste accuse avvengono in un momento in cui si avvicinano le elezioni comunali: «non capiscono perchè – continua Pingitore – alla fine della legislatura, questa persona viene e mi accusa. Perchè non ha partecipato ai consigli comunali? Perchè non ha detto la sua prima, se ho commesso delle malefatte? Io ho amministrato con coscienza, ci ho messo tutto il cuore, con tanti sacrifici, abbiamo risolto una situazione debitoria che ci aveva portato quasi al dissesto. Quindi, questo diffamare che significa? Significa, forse, che io dovrò fare un passo indietro, non dovrò candidarmi? Io non volevo candidarmi, ma a questo punto dovrò candidarmi perchè da sindaco ho la responsabilità morale, perchè se questi signori continuano a fare queste vigliaccherie, la nostra comunità andrà allo sfascio. E io non posso permettere che Scandale vada allo sfascio. Voglio il miglioramento da tutti i punti di vista, sociale, morale e per le opere pubbliche».


Non si ferma, dunque, il primo cittadino, ma anzi continua il suo impegno politico verso la comunità.