«Reggio Calabria è la più grande città della Calabria e merita di riconquistare il ruolo che le spetta». Così il Presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto all'incontro conclusivo della tre giorni denominata "S'intesi, il villaggio delle idee per una città che cambia". Un intervento seguito a stretto giro da una nota che suona come un vero e proprio endorsement nei confronti del sindaco della città dello Stretto Giuseppe Falcomatà.

 

"Quando nel 2014 Giuseppe Falcomatà fu eletto sindaco – scrive Oliverio - questa città era letteralmente in ginocchio, sia dal punto di vista amministrativo che morale. Chi tenta di rimuovere questo dato vorrebbe far dimenticare la verità ai cittadini. Falcomatà e la sua giunta in questi quattro anni hanno fatto il lavoro delle formiche, intervenendo a 360 gradi su problematiche che, per troppo tempo, erano state messe nella marginalità e nel dimenticatoio”.

 

L’attenzione di Oliverio si sposta poi all’amministrazione precedente, quella dell’ex governatore forzista Giuseppe Scopelliti (sindaco di Reggio dal 2002 al 2010), attualmente detenuto nel carcere di Arghillà, dove sta scontando una condanna di 4 anni e 7 mesi per falso in atto pubblico. “A prevalere – ricorda Oliverio di quel periodo - era l'effimero e non le condizioni di vita reale della città e dei cittadini.  davvero paradossale che oggi i responsabili di quella situazione, i carnefici si rappresentino come vittime. Questioni strutturali di grande importanza sono state affrontate e risolte. Prima fra tutte l'approvvigionamento idrico. Erano 40 anni che non si metteva mano alla diga del Menta. Nel 2015 andammo sul Menta insieme al sindaco per fare un sopralluogo e trovammo una situazione desolante, con un cantiere chiuso dal 2010".

 

«Potremmo parlare di altri tantissimi fatti – aggiunge Oliverio elogiando l’operato di Falcomatà - del sistema della mobilità, dei parcheggi, della metropolitana su cui abbiamo investito risorse pari a 100 milioni di euro, della depurazione, del sistema delle fiumare, degli interventi di difesa idrogeologica del territorio, del grande progetto di messa in sicurezza degli edifici scolastici, dell'ammodernamento infrastrutturale della mobilità che accomuna Calabria e Sicilia, a partire dallo studio di Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria a cui abbiamo destinato sei milioni di euro”.

 

Sul finale, però, Oliverio passa dal "loro" al "noi", cercando di far rientrare i successi della giunta Falcomatà all’alveo del Partito Democratico: "Dobbiamo continuare in questa direzione senza farci intimidire o scoraggiare dalle forze che non amano la città e che vorrebbero utilizzarla per affermare altri interessi e che tendono a sollevare polveroni e a spostare l'attenzione rispetto al merito dei problemi –asserisce Oliverio - . I fatti sono più duri delle pietre e alla fine prevalgono sempre sul fumo e sulle chiacchiere. I cittadini, ne sono certo, sapranno valutare e apprezzare il lavoro che è stato compiuto a Reggio Calabria in questi anni per rialzarla dalle macerie in cui era stata posta e per riscattare la sua storia, che è nobile e alta. Noi, come Regione – conclude - abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte”. 

 

Lo.C.