Largo ai giovani, alle nuove proposte e alle primarie se necessario. Purché qualcosa si muova. Potrebbe essere sintetizzato così l’ultimo comunicato inviato dall’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Sì, perché a due settimane dalla nomina del commissario del circolo di Lamezia Terme, Domenico Giampà (segretario provinciale del Pd), è calato il silenzio sulle attività per la scelta di un candidato per il centrosinistra alle prossime amministrative.

Intanto Speranza, che da Giampà è stato ricevuto, tiene a precisare che lo stallo del centrosinistra non nasce dalla contrapposizione tra lui e Doris Lo Moro: «Il centrosinistra a Lamezia non è bloccato dalla contrapposizione (che non c’è) tra l’onorevole Doris Lo Moro e me. Ho espresso la mia disponibilità quando ancora la Lo Moro dichiarava pubblicamente di volersi candidare alla Regione».

L’incontro privato

A questa dichiarazione, per dovere di cronaca, c’è da aggiungere un dato. Prima ancora che il circolo lametino venisse commissariato e prima dei proclami in sostegno di Lo Moro da parte dell’ex direttivo guidato da Gennarino Masi, Speranza è stato convocato per un colloquio privato, in una sede non istituzionale, da Doris Lo Moro. I due non si interfacciavano da, forse, un decennio. L’incontro sarebbe stato voluto, fuori da ogni mediazione di partito, dall’ex sindaca ed ex parlamentare insieme a suoi sostenitori. Quello che avrebbe dovuto fare il Pd (mediare) è stato fatto direttamente tra i due aspiranti candidati.

«A Lamezia non ci siamo solo io e Doris Lo Moro»

Ad ogni modo, al netto di ciò che si sono detti i due papabili candidati, dal comunicato diffuso sembra che Speranza resti sulle sue posizioni.
Perché a Lamezia, afferma (dicendo che molti pensano) non ci sono solo lui e Doris Lo Moro: «Queste due proposte non sono uniche e sole – scrive –. Ce ne sono altre. Per esempio quelle che sta raccogliendo qualche dirigente del Pd nei vari colloqui quotidiani. Sarebbe giusto e necessario che venissero tutte insieme discusse e valutate con serietà – magari utilizzando anche i risultati del sondaggio commissionato dal Pd – dalla coalizione di partiti e movimenti che vuole costruire un’alternativa all’attuale amministrazione. Ed insieme si stabilisse la proposta più condivisa che così diventerebbe la candidatura a sindaco di Lamezia. Auspico che al più presto la coalizione possa discutere e decidere in maniera unitaria. Ho scritto e chiarito più volte che per me è normale se, in maniera trasparente, non vengo scelto io ma un’altra persona. Alcune forze hanno proposto le primarie di coalizione per scegliere il candidato. Sono d’accordo che nel caso la coalizione non arrivi rapidamente ad una scelta condivisa la parola passi agli elettori di centro-sinistra. Non è una prova muscolare né una radicalizzazione dello scontro interno ma un modo per superare la difficoltà, l’impasse e dare più forza all’unità della coalizione democratica».

Va bene il ricambio generazionale

L’invito è al dialogo, purché qualcosa si muova: «Perciò dobbiamo sdrammatizzare, non inasprire linguaggi e fratture. Lo dico a tutti noi del centrosinistra. Sono molto d’accordo con chi sostiene che bisogna discutere di contenuti e non solo di nomi. Comprendo bene anche chi chiede un ricambio generazionale. Ho letto con attenzione il documento dei giovani del Pd, ho partecipato agli incontri promossi da “Lamezia per noi”… Ho detto qualche giorno fa al segretario provinciale del Pd che sarei disponibile a sostenere in maniera convinta una proposta di ricambio generazionale».

E se ci sono nuove proposte che uniscono il centrosinistra, largo ai giovani: «Nella mia vita non sono mai stato un tappo al venire avanti dei giovani».

«Attenzione ai tempi»

Il nuovo tavolo del centrosinistra attende di essere convocato dopo la non esaltante esperienza di metà novembre. Sembra che Giampà, dopo una serie di incontri one to one, potrebbe convocare a breve un’assemblea degli iscritti al partito. Ma Speranza avverte, accorciate i tempi: «Ma attenzione ai tempi: più si allungano più tutto diventa difficile e la situazione si può complicare drammaticamente come l’esperienza ci insegna. Vorrei tanto evitarlo. Perciò non aspetto all'infinito».