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Sostenendo l'elezione in consiglio provinciale del candidato di Cosenza Azzurra Sergio Del Giudice, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha pagato la prima cambiale dovuta al gruppo dei cosiddetti malpancisti, i composto dai sei dissidenti di Palazzo dei Bruzi.
Lo step successivo prevede l'ingresso in giunta di Francesco De Cicco, verosimilmente al posto di Vittorio Sgarbi, assessore fantasma dell'attuale esecutivo. Rimane in piedi anche l'ipotesi di un secondo avvicendamento tra Fedele Bisceglia e Michelangelo Spataro. Questa operazione spalancherebbe le porte del consiglio a Carmelo Salerno, esponente apprezzato di Forza Italia, primo dei non eletti. I tempi però non sono ancora maturi per procedere.
Nel frattempo si fa strada un'altra indiscrezione relativa alle prossime dimissioni di Luciano Vigna. L'assessore al bilancio sta valutando di lasciare l'incarico per motivi di carattere personale. Per ovviare al suo eventuale abbandono, Mario Occhiuto ha già pronta una soluzione: quella di nominare Lino Di Nardo, fresco di bocciatura alle provinciali, rappresentante della medesima corrente legata a Fausto Orsomarso. Approderebbe così in consiglio Giovanni Quintieri, persona di fiducia del sindaco.
Intanto Marco Ambrogio del Pd brinda allo scioglimento dell'amministrazione comunale di Acri. La chiusura anticipata della consiliatura gli consentirà di subentrare in consiglio provinciale al posto del decaduto Pino Capalbo.
Salvatore Bruno