«Attaccato, schernito e deriso, in una maniera indegna e ignobile, spesso e volentieri sui social e non solo, anche per strada quando esco o al supermercato per fare la spesa, incontro conoscenti, amici, o meglio, alcuni “pseudo-amici”, che velatamente ed elegantemente, ti fanno capire, “ma chi te lo ha fatto fare, ma lascia stare, hai creato un casino, la citta è bloccata” e via dicendo».

Il ricorso al Tar

Silvio Zizza, ex candidato a sindaco, più volte aveva accennato a quel clima di tensione che si era creato attorno a lui dopo che con il ricorso vinto al Tar, giunta e consiglio comunale sono stati sospesi. Lamezia è tornata ad essere commissariata e attende di sapere “di che morte morire”, visto che le urne per le quattro sezioni individuate dal tribunale amministrativo, sono state fissate per il 28 marzo e il ballottaggio per l’11 aprile, ma di mezzo di sono ricorsi vari dei quali si attende l’esito.

Ora il Cinque Stelle mette nero su bianco l’avversità che vive sulle sua pelle, considerato colpevole, in soldoni, di avere riportato Lamezia nelle strette maglie del commissariamento. «Da alcuni, amici e conoscenti, che credevo mi stimassero, invece, vengo definito “offesa personificata”, o un maleducato, un “odiatore social”, oltre naturalmente agli aggettivi con i quali veniamo appellati noi grillini, e cioè nulla-facenti, sfigati, scappati di casa, incapaci e chi più ne ha più ne ha metta».

«Attenzione – sottolinea però Zizza - ho anche però ricevuto e ricevo, telefonate e messaggi in privato soprattutto, da parte di persone più che amiche, conoscenti, ma anche sconosciuti, che mi invitano a non mollare, ad andare avanti e a non demordere per l’obiettivo sempre della legalità e onestà, che comunque dovrebbe far parte del dna di ognuno di noi».

«Una crociata contro di me»

«Ho visto una generale “crociata” contro di me e contro il M5S lametino, neanche se avessimo compiuto chissà quale reato – continua il pentastellato -. Devo purtroppo registrare anche commenti sui social, ma non solo, di alcuni esponenti di rilievo dell’attuale maggioranza (sospesa) e di parte di una “certa opposizione” (sospesa), che fomentano odio nei confronti di chi, per esempio il sottoscritto, ha semplicemente fatto un ricorso al Tar prima e al Consiglio di Stato poi, non per meri interessi personali, come “qualcuno” “impropriamente” mette in evidenza, ma soltanto e sempre per amore della verità e della legalità».

«Alla fine nonostante io abbia la mia coscienza a posto, mi sento così male che mi è passata la voglia di fare politica – ammette - perchè tanti ti fanno sentire in colpa, per aver cercato la verita’ e la legalita’, e io non sono il politico che gli scivola tutto addosso, anzi, non sono proprio un politico». «In ogni caso – conclude Zizza - auguro a Lamezia Terme e a tutti, ma proprio tutti i lametini, ogni bene».