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Tanto tuonò che piovve. La consigliera di Lamezia Unita Maria Lucia Raso ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Raso si era autosospesa qualche settimana fa dopo l’arresto del compagno nell’operazione Crisalide. Un provvedimento che non è contemplato nel Tuel e che aveva fatto intervenire la Prefettura.
Il comunicato ufficiale. "Io sottoscritta Marialucia Raso, nella qualità di consigliere comunale, comunico che in data odierna, ho formalmente rassegnato formali dimissioni dall'incarico ricoperto.
Ho trovato inappropriato, fuori luogo e indecente il modo in cui la mia persona e la mia immagine sono state trattate. Avevo in un primo momento pensato, di procedere con una sorta di "auto sospensione" so benissimo che tale istituto non esiste, ma tuttavia avevo scelto questo strada come ipotesi che da un lato mi garantisse come persona, dall altro consegnasse un minimo di serenità alle istituzioni.
Fare il consigliere comunale nella mia città era per me un motivo di orgoglio. Ho la piena coscienza di aver agito sempre nella massima correttezza e legalità. Ma purtroppo a volte la sostanza deve lasciar posto all apparenza, ai gesti di facciata. E' solo per questo che mi dimetto.
Colgo l'occasione per ringraziare i colleghi consiglieri del gruppo "Lamezia Unita", tutti i miei colleghi tanto di maggioranza quanto di opposizione, che in questi due anni, hanno fatto sì che io potessi accrescermi sia politicamente che personalmente. Consiglieri che da canto loro hanno certamente potuto conoscermi e/o apprezzarmi per l innegabile onesta e impegno profusi che in questo periodo hanno caratterizzato la mia esperienza politica, lungi anni luce da qualsivoglia episodio o atto tanto illegale quanto di dubbia moralità.
Ringrazio tutta la giunta comunale. Ringrazio, tutti i dipendenti comunali che ho avuto la fortuna di conoscere, il cui lavoro concreto e silenzioso è una vera risorsa per la nostra città.
Ringrazio altresì tutti i miei elettori, uno per uno, elettori che nulla hanno a che fare con la criminalità organizzata e ribadisco, sopratutto a chi, ha o ha potuto dubitare della limpidezza del mio operato e della mia campagna elettorale, che la sottoscritta non solo non è mai stata attinta da provvedimenti giudiziari ma che spulciando l'intero compendio investigativo non troverà un rigo inerente la campagna elettorale in mio favore come avventatamente affermato da qualcuno, nei cui confronti ho già sporto formale querela per diffamazione.
Prendo questa sofferta decisione solo per il bene della cosa comune con la consapevolezza e la mia assoluta onestà, e constatando dopo le pubbliche dichiarazioni da parte del Sindaco, di non poter più adempiere pienamente al mandato che i cittadini avevano scelto per me. In questo periodo ho percepito che nelle vita di ogni giorno un innocente non deve pagare ma nella vita politica un innocente deve pagare, e che se nel mirino c'è una donna non le viene perdonato nulla, esistono ancora purtroppo nel nostro Paese le disuguaglianze di genere.
Lascio il consiglio comunale amareggiata e delusa ma con l augurio che possa continuare serenamente a svolgere il suo ruolo, perché finalmente l'apparenza lasci il posto alla sostanza. E dopo tanti anni la città di Lamezia ne ha più che mai bisogno".
t.b.