Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
L’ipotesi di una società unica che gestisca tutti gli scali aeroportuali calabresi non piace ai politici lametini di ogni schieramento. A partire dal parlamentare di Forza Italia Galati che avverte: «Sarebbe da irresponsabili e poco lungimirante mettere in crisi una società attiva ed efficiente come la Sacal attraverso la costituzione di una società unica che rilevi solo i debiti degli atri aeroporti». A fare paura sono casi come quello dello scalo crotonese del Sant’Anna, la cui società è stata prima dichiarata fallita e poi autorizzata dall’Enac all’esercizio provvisorio di altri sei mesi grazie al versamento da parte della Regione di 800 mila euro. Ma fa tremare i polsi ai lametini anche l’eco delle casse vuote dell’aeroporto di Reggio Calabria la cui società di gestione Sogas ha otto milioni di euro di debiti.
Per il candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative di Lamezia Tommaso Sonni l’alternativa è resettare le attuali società di gestione di Crotone e Reggio Calabria, «affidando la governance per le figure strategiche e operative degli scali al management della Sacal che ha dimostrato sul campo di sapere gestire con efficacia ed efficienza una struttura aeroportuale».
Diversa la tesi del presidente della Regione Calabria Oliverio secondo cui la società unica rafforzerebbe «le singole società aeroportuali attraverso un unico piano di investimento, in un contesto generale che guardi soprattutto a una mobilità strategica e perfettamente integrata e renda sempre più credibile e competitivo il nostro sistema aeroportuale regionale».