Ad una settimana dalla presentazione del governo cittadino, iniziano a Lamezia i rimpasti di deleghe. In sostanza il vice sindaco Caglioti perde le deleghe allo Sport, Spettacolo, Cultura, acquisendo però quella alle Società Partecipate. Elisa Gullo, raccoglie, invece, anche Pari Opportunità, Cultura e Pubblica Istruzione. Ad Angelo Bilotta vanno, invece, Sport, Spettacolo, Commercio.


Intanto, è ancora nell’aria l’amaro spettacolo di cui si è resa protagonista la maggioranza di governo durante il primo consiglio comunale dell’era Mascaro. Ben undici le ore per eleggere il presidente del consiglio. A creare scompiglio il primo tradimento tutto interno alla maggioranza. Dopo una breve riunione in cui in accordo con l’opposizione erano stati decisi i candidati  da presentare in corsa per la carica, alla ripresa dei lavori sono spuntati altri nomi. Una circostanza non passata inosservata, che ha creato malumori e vissuta alla stregua di un golpe. Non a caso il sindaco è intervenuto in modo deciso. «Non ho bisogno di persone che prima siglano un patto d’onore e dopo, nell’urna, tradiscono la parola data – ha spiegato - se questo consiglio comunale non è in grado di eleggere un presidente, allora è un consiglio comunale che non potrà andare avanti».


Alla fine viene eletto presidente il giovane Francesco De Sarro, ma l’aria è impregnata di malumori e dissapori, il sindaco teso e incupito dopo questo assaggio di prova di forza da parte del suo schieramento, non abbasserà, ne siamo certi, la guardia.