È braccio di ferro tra il sindaco “sospeso” Paolo Mascaro e l’ex sindaco Gianni Speranza. L’avvocato non si è mai risparmiato nelle frecciatine al suo predecessore e stavolta di mezzo c’è la verifica straordinaria di cassa.

In un post sui social Mascaro ha annunciato di averne sottoscritto il verbale affermando: «Il risultato di ottima amministrazione è del tutto evidente ed incontestabile: alla data della cessazione provvisoria del mandato (16/12/2020) il Comune aveva disponibilità di cassa per euro 8 milioni 92 mila 791 euro e 59 centesimi, già defalcata dell’importante importo di cui alla transazione Deca che aveva riguardato esborso del Comune per euro 3 milioni e 700 mila euro. Inoltre, è stata certificata posizione attiva, sempre al 16 dicembre, di euro 252.119,00 presso il conto corrente postale e di euro 49.267,14 presso l’ufficio economato».

Dati che fanno esprimere soddisfazione al sindaco sospeso dal Tar che poi afferma: «Oramai è lontano il 2015 quando, in sede di verifica straordinaria di cassa, si accertò purtroppo che vi era posizione debitoria con il tesoriere per ben euro 11 milioni 800 mila euro e che nel 2014 si era fatto ricorso all’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria per 360 giorni su 365 con esborso di ingenti somme per interessi passivi a carico della Comunità. Pronti, quindi, a riprendere al più presto il percorso solo momentaneamente interrotto con l’orgoglio di aver risanato l’ente».

La replica di Speranza

Gianni Speranza stavolta non ha taciuto, anzi, ha riposto con una nota stampa nella quale, dopo essersi detto felice per l'attuale situazione finanziaria dell’ente, accusa Mascaro di avere omesso di spiegare «che nel 2020 il Governo ha rinviato per l'emergenza Covid per tutti i Comuni la rata annuale di pagamento dei mutui: quindi inevitabilmente la cassa migliora. Avrebbe anche potuto spiegare i motivi per cui i revisori non approvano gli atti di bilancio della sua amministrazione».

«Da quasi 6 anni – aggiunge l’ex primo cittadino - riporta in maniera distorta e non veritiera la situazione che riguarda l’amministrazione in carica fino al 2015. Vuole finalmente prendere atto che c ’è un pronunciamento della massima magistratura contabile del 2014 (Le sezioni riunite della Corte dei Conti) nel quale si motiva che a Lamezia non c’è nessun dissesto? Lo dichiari pubblicamente ed ammetta anche che la sua prima amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni della criminalità, mentre nei miei dieci anni ciò non è avvenuto. Ancora: vuole dire che sono bugiardi tutti coloro che vanno affermando da tempo che nei miei anni sia stato emesso un provvedimento del governo nazionale che avrebbe azzerato o ridotto i debiti del comune? Lo sanno tutti che un provvedimento del genere non è mai esistito».

«Infine le cifre – insiste Speranza - Il 31 dicembre 2014, l’ultimo anno gestito interamente dalla mia amministrazione. la cassa del Comune chiude a +2 milioni 228mila euro, il 31 dicembre 2015, anno gestito a metà tra noi e lui, il Comune chiude a + 6 milioni 603mila euro. Quando ci fu il passaggio delle consegne a giugno 2015 sa bene perché io lo feci scrivere nel verbale che, se il governo avesse inviato in primavera come succede quasi sempre i trasferimenti, ci sarebbe stata una cassa positiva per circatre3 milioni 900mila euro».

«Dica pubblicamente - è l’invito dell’ex sindaco a Mascaro - una volta per tutte, quale è la cifra dei trasferimenti al Comune dal 20 giugno 2015 al 31 dicembre 2015. Mascaro vuole continuare con attacchi gratuiti protratti all’ infinito? Dopo il silenzio di oltre cinque anni risponderò pper amore della verità e per difendere la nostra dignità».