«È stata una corsa veloce, difficile e in salita, ma vissuta con serenità, la stessa che oggi mi ha fatto tornare con il sorriso, senza macigni sulle spalle, dietro la mia scrivania». Ruggero Pegna, il promoter musicale che ha affrontato Paolo Mascaro al ballottaggio di ieri, si racconta in una nota stampa al termine di una campagna elettorale lacrime e sangue. ««Si è conclusa, per me, una nuova avventura – afferma -  inimmaginabile fino a un mese e mezzo fa. Essere stato candidato a sindaco della mia città da alcuni partiti, in un momento difficile della sua storia, è stato un atto di stima, un pensiero che ho apprezzato, una scelta che ho accettato per dna, sempre pronto a dire sì ad ogni nuova sfida quando penso di poter contribuire a qualcosa di utile; mai a tirarmi indietro».

 

«In un solo mese, arrivare al ballottaggio su sei candidati forti e agguerriti, far conoscere altri aspetti di me, ricevere stima e affetto, è stata un’inattesa vittoria, una grande e indimenticabile esperienza» aggiunge Pegna che poi chiarisce: «Da consigliere comunale non sarò il capo dell’opposizione, termine che non mi appartiene, ma un cittadino che esprimerà consenso e dissenso, proposte, sulla base di principi e visioni utili alla città, senza politichese o strane logiche da politicanti».

 

«Ho conosciuto tanti giovani, molte parti della mia città che non conoscevo, i problemi di tanta gente. Ne esco arricchito, seppur mortificato da tante offese gratuite lette sui social per il solo fatto di essermi candidato. Il rispetto della persona, dei sacrifici di una vita, dell’impegno culturale, umanitario, sociale e civile, che ho sempre profuso in ogni mi attività, in ogni mio scritto e testimonianza, avrebbero meritato il rispetto di tutti, sopra ogni cosa e sopra ogni tifoseria, queste più da curva ultras che da competizione politica».

 

«Ora torno a tempo pieno al lavoro che amo, ai miei tanti eventi e impegni, al mio nuovo romanzo quasi concluso, ai miei affetti. Il prestito della mia figura, che ho dato per l’immagine e la rinascita della mia città, è stato ripagato da un risultato inaspettato e dalla stima di tanti che porterò per sempre con me, nuovo dono prezioso di una bella, spesso sorprendente ed emozionante, storia personale. Alla città  - conclude - porgo l’augurio di crescita, soprattutto culturale e del senso civico, veri antidoti ad ogni negatività e a tutti gli eletti auguro buon lavoro».

 

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