Contrordine nel movimento nato proprio per ribaltare la visione secessionista di Bossi. Incontro a Roma con il ministro Calderoli. Superato lo scoglio dell’autonomia differenziata il sindaco di Castrolibero punta a una candidatura alle Regionali o in un collegio all’estero per il Parlamento
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Ormai i cittadini del Sud d’Italia hanno una sorta di riflesso condizionato; quando sentono qualcuno parlare troppo di Meridione sanno che debbono guardarsi le spalle. L’ultima riprova arriva da Roma dove si è registrato un incontro all’apparenza davvero curioso, quello fra il Ministro Roberto Calderoli, il papà dell’autonomia differenziata, e i vertici di Idm, il movimento politico fondato da Orlandino Greco.
Il paradosso è che Idm nacque proprio per contrastare, ribaltandone la visione, la Lega secessionista di Umberto Bossi dove era protagonista anche Calderoli. Dopo l’incontro, le parti si sono scatenate sui social. Sotto la foto di rito un mare di complimenti reciproci, senza considerare che Lega e Meridione nella stessa frase rischiano di sembrare un ossimoro.
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Calderoli però dice: «È stato un confronto cordiale, proficuo e incentrato sui temi di nostro comune interesse. Insieme abbiamo approfondito non solo ciò che riguarda l’Autonomia all’esame del Parlamento ma anche vari aspetti legati ai Lep, alla perequazione per le diverse zone del Paese e soprattutto alla garanzia di servizi adeguati per tutti i cittadini per ridurre i divari causati dal centralismo. Un grande lavoro che io stesso ho iniziato con il federalismo fiscale, introducendo proprio il fondo perequativo».
Ovviamente il ministro non dice che proprio il federalismo fiscale ha dato un grande contributo alle sofferenze economico-sociali del Meridione e che l’autonomia differenziata, come scrive un utente sotto il post del Ministro, rischia di completare definitivamente l’opera.
Da parte sua Idm sull’incontro scrive con altrettanto entusiasmo che «il nostro è un partito politico di impostazione federale che, come la Lega, ha come proposito proprio quello di abbattere i divari, incentivare una selezione di classe politica competente, esaltare il valore della territorialità. Abbiamo trattato diversi argomenti e rivolto particolare attenzione al regionalismo differenziato e ai fondi perequativi, sui quali abbiamo chiesto e ottenuto garanzie da parte del ministro».
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Al di là delle dichiarazioni di rito è evidente che l’incontro è stato tutto tranne che casuale o sporadico. I rumors della politica dicono che a breve termine si concretizzerà in altro e in particolare in un patto federativo fra Idm e Lega per le Europee. Fa tutto parte della strategia del Carroccio che ha il problema di recuperare consensi al Sud dove l’autonomia differenziata è stata accolta con diffidenza e il miraggio del Ponte sullo Stretto non scalda di certo i cuori. Per questo da tempo la Lega ha avviato una vera e propria campagna acquisti che ha portato nel recinto della Padania anche il consigliere regionale Giuseppe Mattiani. Adesso il colpaccio del patto federativo con un movimento che in Calabria, soprattutto in quella del Nord, è abbastanza radicato.
Dal canto suo Orlandino Greco può trovare nella Lega quello spazio politico che non gli viene garantito altrove. Difficilmente può averlo in Forza Italia o in Fratelli d’Italia. Allora la collocazione nella Lega potrebbe garantirgli una candidatura senza troppi rivali in consiglio regionale o, in alternativa, qualcuno dice addirittura la candidatura in un collegio della circoscrizione Estero, magari quello dell’America settentrionale e centrale dove Greco ha molti rapporti. Uno in particolare: quello con la famiglia Turano. In quel collegio è stato eletto, due volte di seguito, Renato Guerino Turano, originario di Castrolibero e poi trasferitosi a Chicago dove ha costruito un impero del pane.
Naturalmente si vedrà nel tempo se queste indiscrezioni hanno sostanza. Per il momento in Idm è scattato il contrordine compagni. La Lega non fa più paura. Il regionalismo differenziato può colmare i divari esistenti nel Paese.